"C'è una volontà ferma di chiudere entro l'anno" i negoziati tra le istituzioni dell'Ue sulla legge europea che fissa i paletti per l'uso dell'intelligenza artificiale (IA). Considerata l'importanza del provvedimento, il primo al mondo in materia, e del tema affrontato, "decisivo per il futuro", occorre però stare attenti a non chiuderlo "in modo troppo sbrigativo". È l'avvertimento dell'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Sabrina Pignedoli, che ha aperto i lavori di un evento al Parlamento europeo sull'IA e il suo utilizzo nel contrasto al crimine organizzato.
"La normativa deve essere una cornice di principi", ha spiegato Pignedoli, mettendo in guardia sull'impossibilità di "legiferare in tutti i suoi aspetti una tecnologia, come l'IA, che avanza a grande velocità". Obblighi "troppo stringenti" inoltre porrebbero l'Europa in posizione di svantaggio nella "sfida con altri player come Cina e Stati Uniti" ha aggiunto l'eurodeputata. "L'IA è una sfida che va colta massimizzando le opportunità offerte dalla tecnologia, minimizzando al contempo i rischi derivanti" ha spiegato Pignedoli, ricordando la giornata di dibattiti sul tema organizzata dal M5S a Roma sabato prossimo.
Dal canto suo, il presidente della Commissione Libertà Civili al Parlamento europeo, Juan Fernando Lopez Aguilar, ha parlato di "rivoluzione inarrestabile" dotata di un "potenziale al di là della nostra portata e della nostra comprensione". "Dobbiamo accettare - ha aggiunto - che in un certa misura la legge sull'IA sarà obsoleta già il giorno in cui entrerà in vigore".
Lo spagnolo ha poi tracciato un bilancio delle trattative in corso sul regolamento, su cui, ha detto, si registrano dei "progressi".
"Alcune disposizioni sono state provvisoriamente chiuse, provvisoriamente perché nulla è chiuso finché tutto è chiuso" ha spiegato Lopez Aguilar, sottolineando l'accordo raggiunto all'ultimo round di negoziati sulla disposizione chiave dell'intero regolamento, quella sulla classificazione dei sistemi di IA ad alto rischio.
"Restano una serie di questioni aperte, politicamente sensibili" ha aggiunto lo spagnolo, tra cui la governance e i modelli di fondazione dell'IA generativa. Uno dei temi più spinosi è proprio l'uso degli strumenti di IA da parte delle autorità di contrasto. "Attualmente - ha concluso - stiamo lavorando alla cosiddetta zona di atterraggio, che è un compromesso utile per riunire le posizioni in modo da poter superare le divergenze in preparazione del prossimo trilogo, previsto per il 6 dicembre".
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