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IA generativa non distrugge ma aumenta i posti di lavoro

IA generativa non distrugge ma aumenta i posti di lavoro

Oil, donne e Paesi ad alto reddito più esposti all'automazione

BRUXELLES, 22 agosto 2023, 18:20

Redazione ANSA

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'IA generativa non distrugge ma aumenta i posti di lavoro ' © ANSA/EPA

'IA generativa non distrugge ma aumenta i posti di lavoro ' © ANSA/EPA
'IA generativa non distrugge ma aumenta i posti di lavoro ' © ANSA/EPA

L'intelligenza artificiale (IA) generativa ha maggiori probabilità di aumentare i posti di lavoro piuttosto che distruggerli, automatizzando alcune mansioni piuttosto che sostituendo completamente un ruolo. È quanto emerge da un nuovo studio dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), secondo cui la maggior parte dei posti di lavoro e dei settori industriali sono solo parzialmente esposti all'automazione.
Lo studio Generative AI and Jobs: A global analysis of potential effects on job quantity and quality, suggerisce che l'ultima ondata di IA generativa, come chatGPT, può comportare potenziali cambiamenti nella qualità dei posti di lavoro, in particolare l'intensità e l'autonomia del lavoro. Il lavoro impiegatizio è la categoria con la maggiore esposizione tecnologica, con quasi un quarto delle mansioni considerate altamente esposte e più della metà delle mansioni con un'esposizione di livello medio.
In altri gruppi occupazionali - dirigenti, professionisti e tecnici - solo una piccola parte delle mansioni è risultata altamente esposta, mentre circa un quarto aveva livelli di esposizione medi.
Lo studio, di portata globale, documenta notevoli differenze negli effetti sui Paesi a diversi livelli di sviluppo, legate alle attuali strutture economiche e ai divari tecnologici esistenti. Secondo gli esperti, il 5,5% dell'occupazione totale nei Paesi ad alto reddito è potenzialmente esposto agli effetti di automazione della tecnologia, mentre nei Paesi a basso reddito il rischio di automazione riguarda solo lo 0,4% dell'occupazione. D'altra parte, il potenziale di aumento è quasi uguale tra i vari Paesi, il che suggerisce che, con le giuste politiche, questa nuova ondata di trasformazione tecnologica potrebbe offrire importanti benefici ai Paesi in via di sviluppo.
Gli effetti potenziali dell'IA generativa, inoltre, potrebbero differire in modo significativo per uomini e donne, con una quota più che doppia di occupazione femminile potenzialmente interessata dall'automazione. Un effetto dovuti alla sovrarappresentazione delle donne nei lavori d'ufficio, soprattutto nei Paesi ad alto e medio reddito.
L'impatto socioeconomico dell'IA generativa dipenderà in larga misura da come verrà gestita la sua diffusione, conclude lo studio, sottolineando la necessità di progettare politiche che supportino una transizione ordinata, equa e consultiva. La voce dei lavoratori, la formazione delle competenze e un'adeguata protezione sociale saranno fondamentali per gestire la transizione. Altrimenti, c'è il rischio che solo pochi Paesi e operatori di mercato ben preparati possano beneficiare della nuova tecnologia. 

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