"I colegislatori dell'Ue dovrebbero garantire un riferimento adeguato alle salvaguardie dei diritti fondamentali nella proposta di legge sull'IA. La definizione generica di IA dovrebbe evitare di restringerne il campo di applicazione, in quanto ciò potrebbe limitare indebitamente l'ambito di protezione della legge". È la valutazione che emerge dal rapporto 2023 dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra) in merito alle nuove norme dell'Ue, in corso di approvazione, sull'intelligenza artificiale. "Le norme esistenti, come le leggi sulla protezione dei dati e sulla non discriminazione - si legge ancora nel report - dovrebbero essere utilizzate anche per affrontare le sfide in materia di diritti fondamentali poste dall'uso dell'IA, poiché queste leggi si applicano sia online che offline".
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