(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Il Santo Sepolcro a Gerusalemme "non
chiude" anche se i cristiani stanno valutando un nuovo modo di
vivere la Settimana Santa, considerato che sono ammesse alle
celebrazioni al massimo dieci persone. Lo dice l'amministratore
apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, monsignor
Pierbattista Pizzaballa, a Tv2000, in una intervista rilasciata
dopo le due settimane di quarantena in cui era isolato dopo la
partecipazione in Italia all'evento di Bari del 23 febbraio
scorso.
"Stiamo pensando come fare la Settimana Santa, è tutto nuovo.
Chiudere il Santo Sepolcro non se ne parla, quindi dovremmo
trovare un modo nuovo di pregare rispettando la legge. Il Santo
Sepolcro è molto ampio e pensiamo di fare due-tre gruppi di
dieci persone al massimo, separati l'uno dall'altro, rinunciando
alle cerimonie tradizionali".
Parlando con la tv della Cei della chiusura della Basilica
della Natività a Betlemme, Pizzaballa ha commentato: "Mi ha
stretto il cuore: questo è avvenuto solo in tempi gravissimi,
durante la guerra per esempio, durante il cosiddetto assedio, è
impressionante". "Ora anche in Palestina vogliono chiudere tutte
le chiese, dovremo discuterne. Anche se nessuno ci va
simbolicamente è un gesto molto difficile da fare, ancora io,
onestamente, non me la sento".(ANSA).