(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 LUG - La tecnologia e il
progresso promettono all'uomo un futuro in cui sperare di
oltrepassare i propri limiti. E' il "transumanesimo", quel
movimento culturale che punta sull'alterazione della condizione
umana attraverso la ragione, la tecnologia e le nuove scoperte
scientifiche. Eppure il progresso non può dare una risposta a
tutte le domande dell'uomo. Della questione si occupa un libro,
"A nostra immagine" (edizioni Emi), scritto da padre Tiziano
Tosolini della congregazione dei Missionari Saveriani e docente
alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
In questo libro, Tosolini, esperto di etica e dialogo
interreligioso che ha vissuto a lungo in Giappone, dove è stato
Direttore del Centro Studi Asiatico di Osaka, indaga con
linguaggio chiaro e diretto quella che per Francis Fukuyama, "è
oggi l'idea più pericolosa al mondo". Lo fa attraverso la lente
delle religioni, in particolare quelle orientali. "La narrativa
transumanistica", spiega Tosolini "sfida le tradizioni religiose
e il loro modo di reagire di fronte allo sviluppo vertiginoso
delle tecnologie e delle tecniche migliorative che si propongono
di trasformare radicalmente, e per sempre, l'identità e
l'essenza stessa di ciò che, ancora per non molto, chiamiamo
'uomo'".
Il religioso compie dunque un viaggio nelle più grandi
tradizioni religiose per verificare quanto siano interessate o
condizionate da questo nuovo trend del pensiero filosofico che
vorrebbe superare i limiti umani. Dal buddismo all'islam,
dall'induismo allo shintoismo, passando anche per il mormonismo,
il taoismo e l'ebraismo, padre Tosolini indaga su quanto ancora
le religioni possano dare una risposta all'uomo al di là del
relativismo del progresso scientifico.
"La tecnologia - scrive l'autore - promette all'uomo di
perfezionarlo, di lenire la sua finitudine, di procrastinare la
sua morte. Ed è un dato di fatto che sempre più persone si
affidano agli ultimi ritrovati tecnologici per rimediare ai
difetti o anomalie che insidiano il loro corpo, apportando così
dei miglioramenti alla propria condizione fisica e quindi alla
conduzione della propria esistenza". Eppure tutto questo non
sembra dare risposte definitive all'uomo.
C'è una accoglienza diversa, a seconda delle differenti fedi,
rispetto ai progressi della scienza e della tecnologia ma la
sete di Dio, attraverso la religione, supera il positivismo
delle nuove prospettive fornite dai passi avanti fatti dalla
tecnologia. E allora "di fronte a questa estrema tentazione di
onnipotenza, il progetto del Transumanesimo - sottolinea
l'autore - sembra fallire proprio là dove le antiche tradizioni
religiose traggono ancora la propria vitalità e forza per
riproporre i loro credi: nel sapere esattamente perché e dove,
oltre che come, indirizzare la propria volontà affinché la
propria esistenza riscopra in sé stessa quel significato che la
rende unica, vera e intrinsecamente votata ad essere in
comunione con il divino". (ANSA).
Il transumanesimo e la sete di divino, una indagine tra le fedi
Un libro di padre Tiziano Tosolini
