(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 24 NOV - "La visita di papa
Francesco a Cipro è un evento storico". Non usa mezzi termini
l'ambasciatore cipriota presso la Santa Sede, George Poulides,
dal 2019 decano del Corpo diplomatico accreditato in Vaticano,
sulla visita in programma dal 2 al 4 dicembre prossimi, prima
che il Pontefice prosegua per la tappa in Grecia, ad Atene e
all'isola di Lesbo, fino al 6. E' la seconda volta che un Papa
della Chiesa Cattolica Romana visita l'isola divisa 'de facto'
in due parti separate dalla cosiddetta 'linea verde': l'area
sotto il controllo effettivo della Repubblica di Cipro, che
comprende circa il 59% della superficie, e la zona occupata dal
1974 dalla Turchia al nord, autoproclamatasi Repubblica Turca di
Cipro del Nord, che copre circa il 36% della superficie ed è
riconosciuta dalla sola Turchia..
"Il presidente della Repubblica Nikos Anastasiades dovrebbe
informare papa Francesco sugli ultimi sviluppi della questione
cipriota, sulle ultime provocazioni della Turchia sia terrestri
che in mare, nonché sui continui sforzi profusi per risolvere la
questione cipriota", spiega Poulides. "Gli sforzi compiuti e le
iniziative prese dall'Onu vengono intralciate dalla provocazione
turca - sottolinea l'ambasciatore -. La Repubblica di Cipro
cerca di giungere ad una soluzione giusta e sostenibile alla
questione cipriota, una soluzione che sarà in linea con le
risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e
conforme all'acquis comunitario".
"Il presidente della Repubblica - prosegue - dovrebbe
informare il Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica Romana sulla
questione umanitaria delle persone scomparse, sulla protezione
del patrimonio culturale e sugli sforzi compiuti per promuovere
il dialogo interreligioso". "Saranno, inoltre, discussi i temi
della migrazione/dei rifugiati, della protezione ambientale,
della lotta al cambiamento climatico e le questioni relative ai
diritti umani", aggiunge.
La cerimonia ufficiale di accoglienza del Papa a Cipro si
svolgerà presso il Palazzo Presidenziale il 2 dicembre a
Nicosia. Gli saranno riservati gli onori dovuti ad un capo di
Stato. Si recherà, inoltre, in visita dall'arcivescovo
Crisostomo II e incontrerà i vertici della Chiesa cattolica a
Cipro. Il 3 dicembre celebrerà la messa allo stadio GSP.
"Il momento di maggiore rilevanza simbolica del viaggio
dipapa Francesco a Cipro è rappresentato dall'incontro con i
rifugiati e gli immigrati a Nicosia - osserva Poulides -. Terrà,
inoltre, una Preghiera ecumenica presso la Chiesa Cattolica
della Santa Croce a Nicosia".
Cipro si trova all'estremità orientale del Mediterraneo e
accoglie quotidianamente un gran numero di migranti che hanno
come meta altri Paesi dell'Unione Europea. "Le autorità della
Repubblica di Cipro stanno facendo tutto il possibile per
contrastare il fenomeno, sempre nel rispetto dei diritti umani e
delle libertà fondamentali di queste persone - dichiara
l'ambasciatore -. Il maggior numero di migranti che arrivano nel
territorio controllato dalla Repubblica di Cipro proviene dalla
Turchia attraverso i territori occupati".
Intanto si è diffusa la notizia, non confermata
ufficialmente, che durante la sua visita a Cipro papa Francesco
intenda offrire asilo a dei profughi e portarli con sé a Roma.
Ad annunciarlo è la Deutsche Welle in un articolo pubblicato
ieri nel quale racconta che il Pontefice dovrebbe ripetere lo
stesso gesto compiuto nel 2016 durante la sua visita all'isola
greca di Lesbo, quando visitò il campo di Morìa e rientrò a Roma
con alcune famiglie di profughi, in tutto 12 persone. (ANSA).