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Il 2021 del Papa, da ripresa viaggi a sigillo riforma

Anche l'Anno della Famiglia nelle prospettive del post-pandemia

    Se si dovesse dare retta anche ai piccoli segnali, non è che il 2021 - l'anno che, grazie all'arrivo delle vaccinazioni di massa, dovrebbe condurre il mondo fuori dall'incubo della pandemia - per papa Francesco sia cominciato nel migliore dei modi. Una dolorosa infiammazione al nervo sciatico, un tipo di 'acciacco' di cui il Pontefice soffre da parecchi anni, lo ha infatti tenuto fuori dai riti di fine e inizio d'anno, sia dal Te Deum che dalla messa per la Giornata Mondiale della Pace, anche se poi Bergoglio ha potuto mostrarsi in condizioni quanto meno discrete non rinunciando agli Angelus dal chiuso della Biblioteca del Palazzo apostolico.

    Ma come sarà questo nuovo anno per Francesco, il nono del suo Pontificato, che, dopo l'"annus horribilis" del Covid-19, dovrà segnare non tanto il ritorno alla normalità quanto piuttosto l'auspicato - dallo stesso Papa - "uscire migliori" dalla crisi globale che si sta tuttora attraversando? E' chiaro che sarà ancora questo uno dei tasti su cui il Vescovo di Roma batterà, a partire dalla sua ultima enciclica 'Fratelli tutti', col concetto di fraternità universale posto a fondamento della "guarigione del mondo" e unica via di salvezza nei rapporti non solo tra le grandi religioni, ma tra i popoli, le nazioni, i singoli individui.

    Su queste basi, si sentirà risuonare l'appello del pace alla solidarietà, specie verso i più fragili, non disgiunta dalla cura del creato, anche nel primo dei grandi impegni dell'anno, il discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, quest'anno fissato per lunedì 25 gennaio, ancora con qualche limitazione anti-contagio (parteciperanno solo gli ambasciatori e le ambasciatrici, senza i rispettivi coniugi).

    Ma un visibile segnale di ripresa per papa Bergoglio - dopo quasi un anno e mezzo di stop alle trasferte all'estero (l'ultima è quella in Thailandia e Giappone di fine novembre 2019) - sarà il ritorno dei viaggi internazionali, con l'annunciata e storica visita in Iraq, dal 5 all'8 marzo prossimi, e tappe programmate a Baghdad, nella Piana di Ur, legata alla memoria di Abramo, a Erbil nel Kurdistan iracheno, e a Mosul e Qaraqosh nella Piana di Ninive. Ma il patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, ha anche fatto sapere che il Papa potrebbe incontrare a Najaf, città santa degli sciiti, l'ayatollah Ali al-Sistani, e firmare con lui il Documento sulla Fratellanza umana, come fece il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi col grande imam sunnita di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb.

    Nei suoi recenti messaggi di Natale ai rispettivi Paesi, Francesco ha anche ribadito il desiderio di recarsi in Libano e in Sud Sudan, ma a parte l'evoluzione della pandemia, molto conteranno le condizioni politiche sul posto. Si vocifera poi anche della volontà del Papa di visitare il Kazakhstan. Ma su questi fronti nulla al momento è programmato.

    Ben fermo in agenda, invece, è l'inizio il 19 marzo 2021, a cinque anni dalla pubblicazione della Amoris Laetitia, dell'Anno speciale di riflessione sulla famiglia, che si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del 10/o Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma. Sempre quest'anno è atteso al traguardo il cammino - partito ben otto anni fa - di riforma della Curia romana, con la pubblicazione della nuova costituzione apostolica, la 'Praedicate evangelium', che sostituirà la 'Pastor bonus' di papa Wojtyla.

    La riforma, comunque, è già ampiamente in atto, con gli accorpamenti di dicasteri e gli adeguamenti legislativi, specie in campo economico-finanziario, già sanciti dal Pontefice, compreso l'ultimo, a decorrere proprio da questo primo gennaio, che trasferisce all'Apsa la titolarità e la gestione dei fondi e degli immobili della Segreteria di Stato, sotto il controllo della Segreteria per l'Economia.

    Una decisione che discende anche dagli scandali e dalle inchieste sull'uso di fondi finora in capo alla Segreteria di Stato, si veda ad esempio l'acquisizione del palazzo in Soane Avenue a Londra: un capitolo, questo, che nel 2021 potrebbe conoscere importanti novità sul fronte giudiziario.

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