(ANSA) - TOKYO, 31 LUG - Il comitato olimpico statunitense
e la federazione scherma dello stesso paese non hanno ancora
voluto fare commenti su quanto successo ieri in occasione della
sfida degli ottavi di finale del torneo di spada a squadre.
Nella circostanza i tre titolari del team Usa Jacob Hoyle,
Curtis McDowald e Yeisser Ramirez si sono presentati in pedana
con il volto coperto da una mascherina di colore rosa, per
protestare per la presenza della riserva del loro stesso team,
Alen Hadzic, che invece ne portava una nera, sotto accusa in
patria per molestie sessuali per fatti risalenti dal 2013 al
2015. A denunciarlo per "palpeggiamenti" e altro sono state tre
donne, ai tempi in cui lo schermidore, ora 29enne, era studente
alla Columbia University.
Per questo, il 2 giugno scorso, Hadzic era stato escluso dalla
squadra, ma ha fatto ricorso in un tribunale e lo ha vinto
"perché - come ha sottolineato il suo avvocato, Michael Palma -
non siamo in presenza di una sentenza definitiva ma di
un'indagine sulla base di alcune affermazioni che devono essere
dimostrate". A quel punto erano insorti i compagni e soprattutto
le compagne di squadra di Hadzic, che avevano detto di "sentirsi
in pericolo" e scritto al Cio per far sapere di sentirsi "offese
e umiliate" per la presenza del collega. Così allo spadista,
arrivato in Giappone su un volo diverso da quello degli altri,
era stata imposta una "zona di contenimento" e quindi imposto di
non alloggiare al villaggio olimpico, in quanto presenza non
gradita.
Ma nulla gli ha impedito di andare in pedana, seppure da
riserva, ieri nella sfida contro il Giappone, poi persa dai
compagni che non lo volevano con loro e che, in ogni caso, hanno
voluto prendere le distanze mostrando, con la mascherina rosa,
solidarietà alle donne. (ANSA).