Gregorio Paltrinieri, nella storia del nuoto, ci è già entrato da tempo, ma a vederlo a Parigi, l'idea che possa abdicare sembra lontana. Forse in vasca, chissà, ma ci penserà solo al termine dei Giochi. Intanto si gode lo splendido argento nei 1500 stile libero che regala all'azzurro la seconda medaglia di questa Olimpiade, dopo il bronzo negli 800, ma soprattutto la quinta olimpica della sua carriera, rendendolo il nuotatore azzurro più medagliato della storia della manifestazione a cinque cerchi.
La gara più lunga in vasca il campione emiliano la chiude in 14:34.55, dietro solo all'americano Bobby Finke, che ha chiuso le 30 vasche con il record del mondo: 14.30:67 che cancella il 14:31.02 stabilito dal cinese Sun Yang alle Olimpiadi di Londra 2012. Ma per Paltrinieri, il più anziano della spedizione - 30 anni a settembre e l'unico in vasca a prendere due medaglie - non finisce qui perché a Greg resta ancora la 10km nelle acque libere nella Senna per scrivere un'altra pagina memorabile e provare a prendersi un 'triplete' che adesso non è più solamente un sogno. "Sono contentissimo di essere di nuovo sul podio, è stupendo.
L'argento ottenuto con lo stesso tempo con cui avevo vinto a Rio è incredibile - le prime parole di Paltrinieri - E' la mia quinta medaglia olimpica, non ci avrei mai scommesso, anche perché avevo pensato che sarebbe stata l'ultima a Rio e a anche a Tokyo, sono senza parole". E nemmeno la febbre dei giorni scorsi lo ha abbattuto: "Sono stati difficili perché mi rendevo conto per la prima volta della mia grandezza. Sapevo di poter fare bene, ma per tre giorni sono stato male, anche oggi. Credo la febbre fosse da stress, cercare di essere sempre sempre performante è stato difficile ma non mi ha tolto energie". Per questo solamente uno straordinario Finke, con tanto di nuovo record del mondo nei 1500, poteva togliere a Gregorio l'oro. "Pensavo che fosse Wiffen a partire forte, invece ho dovuto mettermi a inseguire Finke - spiega Greg -. Sono stato al suo livello fino alle ultime vasche, poi sappiamo che nel finale lui è fortissimo". Sorpreso anche il dt del nuoto, Cesare Butini che definisce Paltrinieri "straordinario". "Mi ha impressionato - prosegue il direttore tecnico dell'Italnuoto - soprattutto nel recupero tra 800 e 1500".
Per questo ora Greg avrà bisogno di qualche giorno di riposo prima di tuffarsi anima e corpo nelle acque libere. "Sono stati giorni impegnativi per testa e fisico - racconta Paltrinieri -. Ma la gara non è in discussione, mi sono preparato troppo. Spero solo ci facciano provare prima il campo gara per capire anche quanta corrente ci sia". Solamente dopo deciderà se quelle di questi giorni saranno state le sue ultime gare in vasca. Non prima. E la speranza dei prossimi giorni sarà quella di poter abbracciare Gianmarco Tamberi, alle prese con dei presunti calcoli renali. "Mi avevano detto stesse male ma non pensavo così - conclude - Quello che posso dirgli è che io sono andato a Tokyo con la mononucleosi e ho gareggiato. Non so bene la gravità della situazione, ma se hai il fuoco dentro, e lui ce l'ha, niente ti fermerà". L'Italia in vasca intanto si alza per applaudire il suo campione, infinito Paltrinieri.
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