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Bosnia: protesta con Milanovic, 'nega genocidio Srebrenica'

Presidente croato sott'accusa a Sarajevo

14 settembre, 18:37
(ANSA) - SARAJEVO, 14 SET - Il ministero degli esteri bosniaco ha inoltrato oggi una nota di protesta alle autorità di Zagabria, condannando la presunta negazione del genocidio di Srebrenica da parte del presidente croato Zoran Milanovic. Nella nota, di cui hanno dato notizia i media a Sarajevo, si esprime "la più ferma condanna" delle dichiarazioni che Milanovic avrebbe fatto il 12 settembre scorso in Slovenia durante il pranzo di lavoro al vertice regionale di Brdo-Brioni, nelle quali avrebbe affermato che "a Srebrenica non vi fu un genocidio ma un grave crimine di guerra". I media danno notizia al tempo stesso della smentita croata, con l'Ufficio del presidente Milanovic che ha parlato di "bugie". "Si tratta di bugie, e noi non commentiamo le bugie", ha detto un portavoce della presidenza croata. Ma a Sarajevo monta la protesta. Dura condanna per le presunte dichiarazioni di Milanovic è giunta dalla Comunità islamica di Bosnia-Erzegovina e dall'Associazione delle Madri di Srebrenica, che in un mesaggio a Milanovic lo hanno dichiarato non più benvenuto in Bosnia-Erzegovina. Il massacro di 8 mila civili musulmani bosniaci ad opera delle truppe serbo-bosniache di Ratko Mladic nel luglio 1995 è stato definito genocidio dalla giustizia internazionale. Dallo scorso anno la sua negazione è considerata un reato in Bosnia-Erzegovina, dopo un provvedimento legislativo ad hoc adottato dall'ex Alto rappresentante internazionale Valentin Inzko. (ANSA).

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