(ANSA) - NEW YORK, 19 APR - La guerra in Ucraina ha inflitto
un "duro colpo" alle prospettive economiche globali rallentando
la crescita e aumentando l'inflazione. E' l'analisi del Fondo
Monetario Internazionale, che paragona gli effetti economici
dell'invasione a "onde sismiche emanate dall'epicentro di un
terremoto". Al conflitto si aggiunge un'inflazione che già prima
della guerra era in rialzo a causa della pandemia e dei
lockdown, che ancora ora permangono in Cina. Un quadro
difficile, fatto di rischi al ribasso, e che ha spinto il Fmi e
rivedere al ribasso le stime di crescita globali. Parlando del
"pericolo chiaro" della volata dei prezzi e di un debito
pubblico già alto in molti paesi, il Fondo invita la politica a
tenere alta la guardia considerato anche il limitato spazio di
bilancio. A preoccupare gli esperti di Washington è rischio di
una frammentazione economica in blocchi geopolitici: sarebbe uno
"spostamento tettonico" che rappresenterebbe la maggiore sfida
alle regole che governano le relazioni internazionali ed
economiche da 75 anni. Ecco di seguito le nuove stime di
crescita del Fmi. Fra parentesi sono riportate le variazioni in
punti percentuali rispetto alle stime di gennaio.
Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato oggi le stime di
crescita 2022 e 2023 per l'Italia. Dopo il +6,6% del 2012, il
Pil del Belpaese è previsto crescere quest'anno del 2,3%, ovvero
1,5 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di
gennaio (-1,9 su ottobre 2021). Per il 2023 la crescita è attesa
all'1,7%, 0,5 punti percentuali in meno (+0,1 su ottobre). E il
rallentamento della crescita è previsto continuare con il pil
che salirà dello 0,5% nel 2027. L'Italia e la Germania sono i
due paesi dell'area euro che hanno subito le maggiori revisioni
al ribasso in seguito alla "maggiore dipendenza" dall'energia
russa. (ANSA).
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