(ANSA) - STRASBURGO, 26 GEN - La Polonia deve invertire la
rotta intrapresa con la riforma della giustizia iniziata alla
fine del 2015, che ha creato il "caos legale" nel Paese. È
quanto chiede l'assemblea del Consiglio d'Europa con il rapporto
del parlamentare italiano Andrea Orlando (Pd) "i giudici in
Polonia e Moldavia devono restare indipendenti". Con il testo
l'assemblea condanna anche "la campagna d'intimidazioni condotta
dalle autorità politiche contro i giudici che hanno criticato la
riforma, e più in generale contro il sistema giudiziario", che
definisce "un comportamento indegno di un paese democratico e
retto dallo stato di diritto". Ricordando che "la Polonia è
l'unico Stato della Ue sottoposto alla procedura di
monitoraggio" dell'assemblea proprio a causa della riforma della
giustizia, ma anche le sentenze emesse dalla Corte di giustizia
europea, l'organo del Consiglio d'Europa chiede tra l'altro a
Varsavia di emendare i cambiamenti apportati al funzionamento
del Tribunale Costituzionale e al sistema giudiziario ordinario,
quelli sull'elezione dei giudici, e sulla composizione della
Camera disciplinare. Inoltre l'assemblea domanda alle autorità
di non applicare la legge del 20 dicembre 2019, perché "impedirà
ai togati di esercitare il loro diritto alla libertà
d'espressione e associazione". (ANSA).
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