(ANSA) - TIRANA, 26 LUG - Il presidente della Corte suprema
in Albania, Xhezair Zaganjori, è stato rimosso oggi nell'ambito
di un processo di valutazione dei magistrati il cui obiettivo e'
quello di verificare i patrimoni, la formazione professionale e
l'integrità morale dei circa 800 giudici e procuratori.
Lo scorso anno, Zaganjori riuscì a superare la prima fase del
processo, ma su richiesta della missione internazionale che
monitora la rivalutazione, il suo caso e' finito al Collegio di
Appello, il quale ha sostenuto che il presidente della Corte
suprema non è stato in grado di "giustificare le fonti delle
risorse finanziarie che gli hanno permesso di avere un
appartamento a Tirana e uno a Durazzo, un ufficio e un locale di
servizio nella capitale". Secondo il Collegio, Zaganjori avrebbe
evaso le tasse sui proventi ottenuti dagli ambienti dati in
affitto e non giustificherebbe le spese per l'educazione
all'estero dei suoi due figli.
Durante il procedimento Zaganjori si e' difeso, sostenendo di
aver offerto la necessaria documentazione che "certifica la
legittimità delle risorse finanziarie".
Il processo di valutazione dei magistrati fa parte di una
profonda riforma giudiziaria intrapresa dall'Albania con lo
scopo di ripulire il sistema dalla diffusa corruzione. Dei circa
180 giudici e procuratori sottoposti alla verifica, solo circa
80 di loro sono stati confermati nell'incarico, mentre gli altri
sono stati bocciati, principalmente a seguito di problemi
riguardanti i loro patrimoni.
A seguito del processo di rivalutazione, la Corte suprema
albanese è ormai bloccata nelle sue funzioni, con solo un
membro, dopo che sette suoi giudici sono stati rimossi, mentre
altri cinque si sono dimessi. Per evitare la totale impasse,
l'Alto consiglio della magistratura ha deciso di nominare alcuni
giudici delle Corti di Appello, che hanno superato l'esame della
rivalutazione, e che si occuperanno esclusivamente delle
decisioni sulle estradizioni e sul trasferimento dei detenuti
al'estero. (ANSA).
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