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Italia-Azerbaigian,relazioni crescono,non soltanto oil&gas

A Roma IV sessione Commissione intergovernativa

13 giugno, 20:21

(di Cristiana Missori) (ANSA) - ROMA - Accrescere i legami economici e politici tra Roma e Baku, perché l'Azerbaigian ''è un partner strategico per l'Italia''. E' quanto afferma il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che questa mattina alla Farnesina ha aperto i lavori della IV sessione della Commissione intergovernativa sulla cooperazione economica fra Italia-Azerbaijan. ''Lo scorso anno il nostro interscambio ha raggiunto i 5 miliardi di euro - ha ricordato - ma vogliamo aumentare le nostre vendite'' nel Paese e ''ristabilire lo squilibrio'' esistente nella nostra bilancia commerciale.

''A Baku - ha proseguito il titolare della Farnesina - sta crescendo una domanda di Italia in tutte le sue componenti: dagli elevati standard della nostra industria, ai servizi, al design, al nostro know-how e all'affidabilità delle nostre aziende. Sarebbe quindi riduttivo limitare al settore degli idrocarburi nostre relazioni commerciali''. In particolare, rimarca, dopo l'adozione della road map varata di recente dal presidente, Ilham Aliyev, che identifica i settori da sviluppare e in cui le imprese italiane potranno trovare spazio: manifattura, agricoltura, servizi, industria pesante, turismo, cultura, scienza, infrastrutture sociali e abitative.

Non soltanto gas dunque, con il gasdotto Trans Adriatico definito una volta ancora dal governo italiano ''strategico per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico dell'Ue e dell'Italia''. Lo sviluppo delle relazioni economico-commerciali con l'Azerbaigian, passa comunque dal rafforzamento dei legami politici, senza dimenticare quelli culturali. ''Per questo, fa sapere, nei prossimi mesi sarò a Baku''.

A fargli eco, il ministro dell'Energia azero, Natig Aliyev, che ha ricordato come ''l'Azerbaigian offra grandi prospettive per le imprese italiane e un ambiente favorevole agli investimenti stranieri''. ''La nostra economia è in crescita, quasi il 4% all'anno grazie al non oil''. La strada per l'export e le aziende italiane è ancora tutta da percorrere, perché il Paese caucasico punta alla diversificazione della propria economia. L'incontro di Roma è stato anche l'occasione per affrontare la questione del Nagorno-Karabakh.

''L'Italia - ha detto Gentiloni - lavora per la pace e la stabilità del Caucaso meridionale. Qualora la nostra candidatura alla presidenza dell'Osce nel 2018'' dovesse andare in porto, posso assicurare che non risparmieremo energie per trovare soluzione alla crisi del Nagorno-Karabakh''. L'Azerbaigian ha replicato il ministro Aliyev è per la pace, ma se l'Armenia proseguirà le provocazioni, useremo tutte le nostre opportunità per il recupero del nostro territorio''. (ANSA).

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