(ANSA) - BELGRADO, APR 1 - Dopo il forte calo nel 2020
causato dalla pandemia e dalle misure restrittive per arginare
il virus, la crescita economica nei Balcani occidentali dovrebbe
risalire al 4,4% nel 2021 e continuare ma in maniera più
moderata (3,7%) nel 2022. Lo segnalano le ultime previsioni
della Banca Mondiale (Bm), istituzione finanziaria che ha
tuttavia segnalato che il quadro dipende significativamente
dalla messa sotto controllo dell'epidemia in Albania,
Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, Macedonia del Nord e
Kosovo, ma anche dalla ricostituzione della "fiducia dei
consumatori e delle imprese e dal miglioramento del quadro
"dell'instabilità politica", si legge nell'aggiornamento
economico di primavera della Banca mondiale. Banca che ha
inoltre segnalato che "il reddito pro capite" nella regione
"rimarrà del 6,5% al di sotto delle proiezioni pre-pandemia fino
al 2022". Inoltre, "le economie dipendenti dal turismo", in
particolare Albania e Montenegro, "continueranno a fare i conti
con le restrizioni sui viaggi internazionali", con possibili
impatti negativi sul comparto turistico. Secondo le nuove
previsioni della Banca, la crescita economica più sostenuta si
registrerà quest'anno in Montenegro (+ 7,1%), seguita da Serbia
(+ 5,0%), Albania (+ 4,4%), Kosovo (+ 4,0%), Macedonia del Nord
(+ 3,6%) e Bosnia-Erzegovina (+ 2,8%). Nel 2020, la caduta più
severa del pil nella regione è stata registrata in Montenegro
(-14,9%), seguito da Kosovo (-6,9%), Albania (-4,7%), Macedonia
del Nord (-4,5%), Bosnia-Erzegovina (-4,0%), mentre l'economia
in Serbia ha rallentato in maniera meno violenta (-1,0%).
(ANSA).
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