In Croazia, dove la settimana
scorsa si è tenuto un giorno di boicottaggio dei supermercati
per il forte aumento dei prezzi, proseguono gli appelli del
movimento popolare a persistere con la protesta.
Venerdì scorso, su iniziativa di vari gruppi nati sulle reti
sociali, in tutto il Paese moltissimi consumatori hanno
boicottato i supermercati che hanno visto una diminuzione del
giro d'affari in 24 ore di quasi il 50% rispetto al venerdì
precedente. I promotori dell'iniziativa affermano che questo è
un modo per costringere le grandi catene di distribuzione e
vendita di generi alimentari e di prodotti di largo consumo a
ridurre i prezzi. Oggi ha inizio una seconda fase di
boicottaggio che questa volta mira a tre catene di supermercati
per la durata una settimana, e di alcuni specifici prodotti
alimentari. L'idea è partita dopo che l'inflazione,
caratterizzata da un rallentamento nel 2024, ha ripreso a
crescere in dicembre raggiungendo il 3,4 per cento a livello
annuo, tra le più alte in Europa.
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