Migliorare le connessioni
ferroviarie passeggeri lungo la tratta
Trieste-Lubiana-Zagabria-Belgrado: è l'obiettivo dello studio
presentato in questi giorni all'evento pubblico "Avanzare
l'integrazione regionale attraverso il potenziamento dei servizi
ferroviari passeggeri nella regione dell'Ince", ospitato dal
segretariato esecutivo dell'Iniziativa Centro europea di
Trieste, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia
e il segretariato della Comunità dei Trasporti.
Lo studio, condotto dal Politecnico di Milano, è una delle
attività finanziate dal Piano operativo congiunto tra Ince e
Regione, focalizzato sulla promozione di attività e iniziative
di rilevanza internazionale e di interesse comune. La
vicesegretaria generale dell'Ince, Zsuzsanna Király, ha ribadito
- come riporta una nota - le forti sinergie tra la missione
istituzionale dell'Ince e la promozione di una buona
connettività tra gli Stati membri. Successivamente, Matej
Zakonjsek, direttore del segretariato della Comunità dei
Trasporti, sottolineando l'importanza degli investimenti in
corso per la modernizzazione dell'infrastruttura ferroviaria
nella regione, si è concentrato anche sull'importanza delle
riforme necessarie, in particolare per quanto riguarda
interoperabilità, sicurezza e semplificazione delle procedure di
attraversamento delle frontiere.
Lo studio ha analizzato, tra gli altri aspetti, gli attuali
colli di bottiglia infrastrutturali, la potenziale domanda di
trasporto per un servizio ferroviario passeggeri diretto
(stimato in 260mila passeggeri all'anno) e le attuali
alternative di viaggio con cui competere. In conclusione,
l'istituzione di un servizio ferroviario passeggeri diretto tra
Trieste e Belgrado richiede un alto livello di coordinamento e
cooperazione tra i vari attori coinvolti.
L'incontro ha permesso anche di avviare una discussione con i
principali stakeholder sul potenziamento della connettività
ferroviaria passeggeri in tutta la regione Adriatico-Ionica.
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