La 30/ma Conferenza ministeriale
dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce), al termine della presidenza della Macedonia del Nord, si
è conclusa oggi a Skopje con l'annuncio ufficiale della nuova
presidenza di turno, che nel 2024 sarà affidata a Malta. Come ha
detto in conferenza stampa il presidente uscente, il ministro
degli Esteri macedone Bujar Osmani, la decisione al riguardo è
stata raggiunta per consenso, unitamente a quelle sulla proroga
del mandato dei quattro responsabili esecutivi
dell'organizzazione - la segretaria generale Helga Schmid,
l'Alto commissario per le minoranze nazionali Kairat
Abdrakhmanov, la rappresentante per la libertà dei media Teresa
Ribeiro, e il responsabile di Odihr (Ufficio per le istituzioni
democratiche e i diritti umani dell'Osce) Matteo Mecacci.
Osmani, congratulandosi con Malta per l'assunzione della
presidenza, ha espresso l'auspicio che durante la nuova
presidenza maltese il prossimo anno potrà cessare l'aggressione
militare russa contro l'Ucraina. "Dobbiamo concentrarci sulla
cessazione delle guerre e dei conflitti, l'aggressione russa
all'Ucraina deve finire", ha detto da parte sua il ministro
degli Esteri maltese Ian Borg, che ha sottolineato l'importanza
di rispettare e consolidare le basi fondamentali sulle quali
poggia l'Osce. La segretaria generale Schmid ha insistito sulla
necessità di continuare a sostenere la stabilità, i diritti
umani e la libertà dei media nello spazio Osce, ribadendo
l'impegno nella lotta contro la criminalità organizzata, nel
monitoraggio dei processi elettorali, nel sostegno alla
sicurezza dei giornalisti. Rispondendo ai cronisti, il ministro
Osmani ha lamentato che il nuovo bilancio dell'organizzazione
non viene approvato dal 2021 a causa del blocco operato dalla
Russia. Ciò, ha osservato, impedisce l'apertura di nuovi posti e
incarichi e l'invio di nuove missioni sul territorio Osce e in
zone di conflitti. "Chiedo alla Federazione russa di raggiungere
un consenso sul nuovo bilancio", ha affermato Osmani.
L'attenzione nei due giorni di lavori al vertice di Skopje si è
concentrata sulla presenza del ministro degli Esteri russo
Serghiei Lavrov, che non si è incrociato con il segretario di
Stato Usa Antony Blinken, giunto nella capitale macedone nel
pomeriggio del 29 novembre e ripartito dopo poche ore subito
dopo la cena informale con gli altri delegati. I dibattiti si
sono incentrati per larga parte sul conflitto russo-ucraino e
sulla condanna di Mosca. Accuse che il ministro Lavrov ha
regolarmente respinto nel corso di un'affollata conferenza
stampa oggi a margine del summit.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA