(ANSA) - LUBIANA, 24 APR - In Slovenia la vittoria elettorale
del Movimento Libertà (Gibanje Slovenija) di Robert Golob sul
Partito democratico (Sds) del premier conservatore ed
euroscettico Janez Jansa imprime una svolta decisa allo scenario
politico nazionale, che esce dal voto odierno più compatto e al
momento con solo quattro partiti sicuri di entrare in
parlamento. Per il Partito conservatore di Jansa si tratta di
una sconfitta più netta di quanto indicavano i sondaggi
pre-elettorali, che parlavano di un probabile testa a testa con
Golob. Gli elettori, invece, sembrano aver votato non solo a
favore del volto nuovo della politica slovena, ma anche contro
le politiche dell'Sds che hanno sollevato numerose critiche sia
in patria che a Bruxelles, dove la Slovenia è finita sotto la
lente di ingrandimento della Commissione Ue per una serie di
scelte politiche considerate dannose per lo stato di diritto, la
libertà di stampa e la pluralità dell'informazione. Dopo i primi
exit poll che indicavano un successo di ampie dimensioni di
Golob, con quasi quindici punti di vantaggio su Jansa, i primi
dati ufficiali hanno ridimensionato il distacco. Dopo lo spoglio
di quasi il 70% delle schede, il Movimento Libertà è infatti
avanti con il 33,3%, quasi nove punti in più rispetto al 24,8%
dell'Sds. Sicuri di entrare in parlamento sembrano i
conservatori di Nova Slovenija (NSi) che ottengono oltre il 7%,
e i Socialdemocratici (Sd) a più del 6%. Vicini allo sbarramento
del 4% restano invece la Sinistra (Levica), Uniamo la Slovenia e
la Lista Marjan Sarec. Alta l'affluenza alle urne, che ha
sopravanzato di molti punti quella delle precedenti legislative
del 2018, poco sotto il 53%. Janez Jansa, dopo aver preso il
timone del governo a marzo 2020 da Marjan Šarec, la cui
formazione politica sembra essere rimasta fuori dal parlamento,
ha dato vita a un governo conservatore. Ma a pochi mesi di
distanza, complici sia le restrizioni e le complicazioni per il
contenimento dell'epidemia da coronavirus, sia le polemiche per
le accuse di bavaglio alla stampa e restrizioni alla democrazia,
ampi settori della società civile hanno iniziato a scendere in
piazza ogni venerdì per manifestare contro Jansa e il suo
governo, che è riuscito comunque a rimanere saldo nonostante
numeri sempre più risicati. Tuttavia l'opposizione è rimasta
divisa in tante single e non è riuscita a creare un'alternativa
politica, permettendo così al premier di terminare la
legislatura. Il responso del voto di oggi è però che la
maggioranza degli elettori ha preferito una svolta premiando
Robert Golob, un personaggio in netta controtendenza rispetto a
Jansa. Golob, ingegnere originario di Nova Gorica, è sicuramente
un volto nuovo, è la prima volta che ricopre una carica
elettiva, ma non è del tutto estraneo al mondo della politica.
Fra il 2011 e il 2013, infatti, è stato vicino prima al
movimento Pozitivna Slovenija del sindaco di Lubiana, Zoran
Janković, uno dei suoi grandi elettori, poi si è avvicinato al
Movimento di Alenka Bratušek. A inizi anni 2000 Golob è stato
sottosegretario all'energia con il governo di Janez Drnovšek, e
pochi anni dopo ha dato vita alla società di compravendita
dell'energia elettrica GEN-I, che ha contribuito a fondare per
poi vendere la maggioranza allo Stato. Fino a dicembre scorso è
stato al vertice di GEN-I, riconfermato dal 2004 con governi di
ogni colore, ma il suo mandato non è stato poi rinnovato
dall'esecutivo di Jansa. Lo scorso marzo Golob ha dato vita al
Movimento Libertà, raccogliendo la piattaforma del partito
ecologista Z.DEJ (Adesso) e portandolo a diventare la casa di
riferimento per liberali e progressisti. (ANSA).
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