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Spionaggio: media, in Ungheria 300 persone in mirino Pegasus

Si parla di "Watergate ungherese"

20 luglio, 16:16
(ANSA) - BUDAPEST, 20 LUG - In Ungheria un totale di circa 300 persone - tra giornalisti investigativi, editori, sindaci di opposizione e noti avvocati - sarebbero stati nel mirino del presunto spionaggio statale condotto attraverso il software Pegasus: lo rivelano i media nazionali. Ieri il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, ha smentito le rivelazioni dei media sull'utilizzo di questo software da parte di Budapest, ma non si placano oggi gli attacchi dell'opposizione contro il governo.

"Questo scandalo è una vergogna per il nostro Paese", ha detto Gergely Karacsony, sindaco verde di Budapest e uno degli sfidanti del premier Victor Orban alle prossime elezioni.

Secondo il presidente della commissione di sicurezza nazionale del Parlamento, Janos Stummer (Jobbik), si tratta del "Watergate ungherese". Stummer voleva convocare la commissione parlamentare per interrogare il governo e i dirigenti dei servizi segreti sulla vicenda, ma il Partito di maggioranza (Fidesz) l'ha impedito sostenendo che si tratta "solo di false informazioni di stampa". "Questo rifiuto vale di un'ammissione", ha replicato Stummer che comunque intende sporgere denuncia. Intanto, la Federazione dei giornalisti ungheresi (Muosz) si dice "costernata" e, in un comunicato, chiede informazioni chiare dal governo. In Ungheria è in vigore una legge che autorizza i servizi a intercettare e sorvegliare chiunque senza il controllo della magistratura. (ANSA).

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