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Polonia rispetti decisione Corte Ue o ci saranno multe

Ungheria: Ue, irrisolti rischi di clientelismo e nepotismo

20 luglio, 16:41
(ANSA) - BRUXELLES, 20 LUG - "La Polonia rispetti le decisioni della Corte di giustizia dell'Ue o dovrà affrontare sanzioni finanziarie". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea, Vera Jurova, presentando le decisioni adottate oggi dal collegio dei commissari. Jurova ha fissato la scadenza per il 16 agosto.

"ll quadro giuridico e istituzionale per prevenire e combattere la corruzione - si legge nella pagella sullo stato di diritto di Bruxelles, alla Polonia - è ampiamente esistente in Polonia. Tuttavia, esistono rischi per quanto riguarda l'efficacia della lotta alla corruzione ad alto livello, compreso il rischio di un'indebita influenza sui procedimenti per corruzione a fini politici". "In tale contesto - si evidenzia - permangono preoccupazioni circa l'indipendenza delle principali istituzioni preposte alla prevenzione e alla lotta alla corruzione".

"Le riforme del sistema giudiziario polacco, compresi i nuovi sviluppi, continuano ad essere fonte di serie preoccupazioni", scrive ancora la Commissione europea. "Le riforme attuate dal 2015 hanno aumentato l'influenza dei poteri esecutivo e legislativo sul sistema giudiziario a scapito dell'indipendenza giudiziaria ed ha portato la Commissione ad avviare la procedura di cui all'articolo 7, ancora in corso", si legge.

Per quanto riguarda invece l'Ungheria, secondo Bruxelles restano irrisolti i rischi di clientelismo e nepotismo.

"L'attuazione della strategia anticorruzione" in Ungheria "è in corso - scrive Bruxelles nella sua pagella sullo stato di diritto per Budapest - ma la sua portata resta limitata.

Persistono carenze per quanto riguarda il finanziamento dei partiti politici, ed il lobbismo. Rimangono irrisolti i rischi di clientelismo, favoritismi e nepotismo nella pubblica amministrazione ad alto livello, nonché i rischi derivanti dal legame tra imprese e attori politici".

"La raccomandazione di rafforzare l'indipendenza della magistratura - aggiunge- formulata nel contesto del semestre europeo" non è stata ancora affrontata. In Ungheria "permangono preoccupazioni per la mancanza di controlli sistematici e per l'insufficiente supervisione delle dichiarazioni patrimoniali e di interessi", prosegue la relazione della Commissione europea.

Inoltre, sebbene "il tasso di incriminazione per i casi di corruzione sia elevato e dal 2020 siano stati aperti alcuni nuovi casi di corruzione ad alto livello, il track record per le indagini sulle accuse riguardanti funzionari di alto livello e il loro circolo ristretto rimane limitato". (ANSA).

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