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Kosovo: battaglia Serbia contro adesione Pristina a Interpol

Da oggi assemblea generale a Dubai. Votazione martedi'

18 novembre, 17:55
(ANSA) - BELGRADO, 18 NOV - Il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic, che guida la delegazione di Belgrado ai lavori dell'assemblea generale dell'Interpol apertasi oggi a Dubai, ha ribadito che la Serbia si battera' fino all'ultimo per impedire l'adesione del Kosovo all'organizzazione mondiale di polizia. Tale punto figura nell'agenda dei lavori della 87/ma assemblea, che durera' fino al 21 novembre e il cui tema di discussione e' il ruolo della polizia nell'era dell'informatica.

La votazione sul Kosovo e' prevista per martedi' prossimo. Gia' nei giorni scorsi a Dubai si erano recati due viceministri dell'interno di Belgrado con il preciso obiettivo di incontrare il maggior numero di delegati possibile e spiegare le ragioni del no della Serbia all'ingresso del Kosovo. Oggi il ministro Stefanovic ha ribadito che una adesione di Pristina a tale organizzazione mondiale sarebbe una evidente 'politicizzazione' dell'Interpol, cosa questa dannosa non solo per il diritto internazionale ma anche per il futuro di tutte le operazioni di polizia. La Serbia, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo considerato ancora parte del suo territorio quale provincia meridionale a maggioranza albanese, ritiene che la sua adesione sarebbe una palese violazione dello statuto di Interpol, secondo cui possono farne parte solo stati membri dell'Onu o con lo status di osservatore. E il Kosovo non e' ne' membro ne' osservatore. Nei giorni scorsi lo stesso ministro Stefanovic aveva messo in guardia la comunita' internazionale affermando che con l'ingresso del Kosovo nell'Interpol le banche dati dell'organizzazione potrebbero finire nelle mani di criminali e terroristi, di cui il Kosovo abbonda, secondo Belgrado. Stando ai media serbi, nella prima giornata di lavori dell'assemblea generale a Dubai si sarebbero registrate diverse irregolarita' procedurali da parte della presidenza, nonche' provocazioni e comportamenti irriverenti nei confronti della delegazione serba da parte dei rappresentanti kosovari, presenti anch'essi alla riunione. (ANSA)
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