Giornalismo: reporter coraggiosi premiati al XII Seemf
A serbi e bosniaco Seemo Award. Ricordato slovacco Kuciak ucciso
16 novembre, 13:04Stevan Dojinovi e Dragana Peco lavorano per il portale investigativo KRIK e Organized Crime and Corruption Reporting Project (OCCRP) e hanno vinto il premio per il contributo dato alle indagini giornalistiche fatte in Serbia e per l'impatto delle storie da loro coraggiosamente raccontate in situazioni molto difficili. I due giornalisti hanno anche lavorato per la vicenda dei Paradise Papers. Spesso, hanno sottolineato gli organizzatori dell'evento, i due giornalisti hanno operato in situazioni di grande pericolo e sotto forti pressioni esterne.
Nino Bilajac lavora invece per il Center for Investigative Reporting (CIN), per il quale ha compiuto indagini sull'utilizzo illecito di fondi pubblici; gli è stato riconosciuto il premio per il coraggio e il modo innovativo di raccontare vicende complesse utilizzando video, foto e grafica. Durante il suo lavoro si è trovato in vicende molto pericolose ed è stato più volte minacciato di morte.
Una Special Mention è stata conferita all'ungherese Kos Keller-Alánt per il suo lavoro di giornalista indipendente che ha raccontato numerosi e complessi casi di corruzione e la trasformazione del sistema informativo nel suo Paese.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale alla memoria del giornalista investigativo slovacco Ján Kuciaka; un diploma speciale è stato invece conferito a Olivera Laki (Montenegro) ferita a colpi di pistola in maggio. La giuria, indipendente, era composta da giornalisti di alcuni Paesi come Italia e Balcani Occidentali. L'organizzazione dei premi è stata coordinata da Barbara Fabro (CEI) e Oliver Vujovic (SEEMO). (ANSA).