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Rep. Ceca: ong, Ue indaghi su conflitto interesse Babis
Premier controllerebbe holding che beneficia di fondi europei
19 settembre, 16:50
(ANSA) - PRAGA, 19 SET - L'organizzazione non governativa
Transparency International Repubblica ceca (Ti Rc) ha inviato
oggi una sollecitazione alla Commissione europea perché indaghi
su un prestunto conflitto di interessi del premier Andrej Babis.
L'organizzazione sospetta che il miliardario Babis attraverso vari fondi fiduciari, nei quali a febbraio 2017 aveva trasferito i suoi beni, continui a controllare la holding Agrofert.
Secondo l'ong la holding dell'agro-chimico-alimentare continuerebbe a profittare dei finanziamenti dei fondi europei e Babis, in quanto premier, parteciperebbe alla definizione del bilancio europeo e non si può dunque escludere che si configuri un conflitto di interessi. "Il caso di Babis ha una dimensione europea, il conflitto di interessi del premier minaccia gli interessi della Repubblica ceca nelle trattative sul bilancio Ue", ha detto alla agenzia Ctk David Ondracka, il direttore della Ti Rc. Secondo il giornale economico (Hn), l'anno scorso il gruppo Agrofert aveva ricevuto dai fondi europei la cifra record pari a 2,1 miliardi di corone (circa 84 milioni di euro).
(ANSA).
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L'organizzazione sospetta che il miliardario Babis attraverso vari fondi fiduciari, nei quali a febbraio 2017 aveva trasferito i suoi beni, continui a controllare la holding Agrofert.
Secondo l'ong la holding dell'agro-chimico-alimentare continuerebbe a profittare dei finanziamenti dei fondi europei e Babis, in quanto premier, parteciperebbe alla definizione del bilancio europeo e non si può dunque escludere che si configuri un conflitto di interessi. "Il caso di Babis ha una dimensione europea, il conflitto di interessi del premier minaccia gli interessi della Repubblica ceca nelle trattative sul bilancio Ue", ha detto alla agenzia Ctk David Ondracka, il direttore della Ti Rc. Secondo il giornale economico (Hn), l'anno scorso il gruppo Agrofert aveva ricevuto dai fondi europei la cifra record pari a 2,1 miliardi di corone (circa 84 milioni di euro).
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