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Spionaggio: Ungheria, accuse non corroborate da prove

Portavoce, no sorveglianza illegale con Orban al potere

20 luglio, 17:23
(ANSA) - BELGRADO, 20 LUG - Il caso del presunto spionaggio attraverso il software Pegasus "soffre", in relazione all'Ungheria, "del non piccolo problema che le accuse non sono state corroborate" da prove concrete. Lo scrive oggi il Segretario di Stato magiaro per la comunicazione internazionale e portavoce internazionale del governo, Zoltan Kovacs, in un lungo post sul portale governativo About Hungary.

"Da quando il governo Orban ha preso il potere dai socialisti nel 2010, non c'è stata alcuna sorveglianza illegale in Ungheria"; ha aggiunto Kovacs. Secondo il portavoce, "gli Stati devono avere degli strumenti utili per combattere le tante minacce che affrontano oggi. Ciò include il preservare l'abilità di proteggere il paese contro i comportamenti discutibili di servizi segreti stranieri". Tuttavia, il caso Pegasus, in relazione all'Ungheria, "si riduce ad accuse non sostanziate.

Leggiamo riferimenti a liste fuoriuscite e così via, ma sembra che non sia altro che insinuazioni non comprovate". (ANSA).

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