Balcani: Slovenia appoggia integrazione Ue Serbia e regione
Colloqui premier Sarec a Belgrado.'Via dazi per ripresa dialogo'
27 agosto, 17:44Parlando ai giornalisti, Sarec ha osservato come la Slovenia - che come la Serbia faceva parte della vecchia Federazione socialista jugoslava - conosca particolarmente bene i problemi della regione ed è per questo che sostiene la piena integrazione europea di tutti i Paesi dei Balcani occidentali.
Lubiana ha aderito alla Ue con il grande allargamento del 2004, unitamente ad altri Paesi dell'ex blocco comunista. Fra i Paesi ex jugoslavi, la sola Croazia oltre alla Slovenia è entrata a far parte dell'Unione europea, ultimo Paese ad aderire nel 2013. Sia Lubiana che Zagabria fanno parte anche della Nato.
La Serbia, ha detto Sarec, merita di aderire alla famiglia europea e nonostante il clima nell'Unione non sia favorevole all'allargamento, la Slovenia insiste sull'opportunità di estendere la Ue al resto della regione balcanica. Nei colloqui odierni è stata constatata una coincidenza di vedute e interessi pressoché completa, sul piano politico ed economico, ad eccezione della questione del Kosovo, visto che Lubiana ha riconosciuto l'indipendenza di Pristina. La Slovenia, ha detto il premier, auspica una rapida ripresa del negoziato fra Belgrado e Pristina, ritenendo che la normalizzazione della situazione in Kosovo sia fondamentale per la pace e la stabilità dell'intera regione. Per questo è necessario tuttavia, ha aggiunto, che Pristina abolisca i dazi doganali maggiorati del 100% imposti a novembre sull'import serbo e bosniaco. Negli incontri con Vucic e Brnabic è stata sottolineata l'importanza della collaborazione economica fra i due Paesi, con l'interscambio in costante crescita e che è ammontato nel 2018 a oltre 1,6 miliardi di euro. L'auspicio è di raggiungere i due miliardi di euro nel 2020. La Slovenia è tra i principali investitori in Serbia, dove operano circa 1.600 società slovene. (ANSA).