(ANSAmed) - LUBIANA, 28 GIU - Eventuali barriere fisiche al
confine italo-sloveno sono una decisione politica interna
dell'Italia. E' quanto ha affermato oggi il ministero
dell'interno a Lubiana, in merito all'ipotesi avanzata dal
Ministro dell'interno Matteo Salvini, che ha dichiarato di non
escludere barriere al confine con la Slovenia se il flusso dei
migranti lungo la rotta balcanica non dovesse arrestarsi. Il
ministero dell'interno, citato dall'agenzia STA, ha sottolineato
come lo scopo della cooperazione transfrontaliera rafforzata tra
Slovenia e Italia, attraverso un pattugliamento congiunto che
dovrebbe prendere il via lunedì prossimo, sia la lotta
all'immigrazione clandestina e ai suoi movimenti secondari. Le
stesse fonti hanno anche spiegato che finora la polizia slovena
ha ricevuto 126 migranti illegali rimandati indietro dalle forze
di sicurezza italiane, un numero in linea con quello dello
scorso anno, quando nello stesso periodo furono 108 i migranti
che seguirono lo stesso percorso. "Non possiamo quindi parlare
di un grande aumento dei problemi al confine comune", ha detto
la fonte del ministero dell'interno citato dalla STA. La
convinzione dell'esecutivo di Lubiana è che la collaborazione
con l'Italia possa contribuire anche a una protezione efficace
del confine con la Croazia, in modo tale da inviare un segnale
importante ai contrabbandieri e ai potenziali migranti in
arrivo. (ANSAmed).
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