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Montenegro: Ue, nuovo governo acceleri riforma stato diritto

Borrell e Varheyi, Podgorica a buon punto su cammino europeo

01 settembre, 18:09
(ANSA) - BRUXELLES, 01 SET - Il Montenegro "è a buon punto nel suo percorso di adesione all'Ue" e, una volta che il nuovo parlamento e il nuovo governo saranno formati, "i mesi a venire devono essere utilizzati per approfondire e accelerare le riforme politiche ed economiche", soprattutto "nello stato di diritto". Così in una nota congiunta l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, e il commissario europeo per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, dopo le elezioni parlamentari e locali svoltesi domenica in Montenegro.

I risultati preliminari degli osservatori internazionali e dell'Osce "evidenziano che le elezioni sono state gestite in modo trasparente ed efficiente, ma rilevano un dibattito fortemente polarizzato su questioni religiose e di identità nazionale, nonché preoccupazioni circa un indebito vantaggio per il partito al governo" con "una copertura mediatica sbilanciata", riporta Bruxelles, facendo appello ai leader politici affinché affrontino questi nodi e "le carenze elettorali di lunga data ben prima delle prossime elezioni".

Montenegro: migliaia festeggiano successo opposizione Raduni e processioni religiose. Scontri a Podgorica In Montenegro migliaia di persone hanno manifestato ieri sera nella capitale Podgorica e in diverse altre città del Paese sia per celebrare il successo dell'opposizione nelle elezioni di domenica sia per ribadire il no alla controversa legge sulla libertà di religione, ritenuta discriminatoria nei confronti della Chiesa ortodossa serba, molto diffusa e largamente popolare nel piccolo Paese balcanico. In Montenegro il 30% circa della popolazione (appena 620 mila abitanti) è di etnia serba. A Podgorica il raduno più imponente si è tenuto davanti alla cattedrale del Cristo risorto, con i dimostranti che hanno scandito slogan contro il presidente Milo Djukanovic, sventolando bandiere montenegrine e serbe. Djukanovic, il cui partito Dps pur confermandosi prima forza politica ha ottenuto il peggior risultato dall'indipendenza del 2006, ha centrato la sua campagna elettorale sui motivi dell'identità nazionale montenegrina e contro le presunte mire espansionistiche della Serbia e della Chiesa ortodossa serba. Sia nella capitale che in altre città si sono svolte processioni religiose contro la legge contestata. Un incidente si è registrato a Podgorica, dove si sono scontrati gruppi contrapposti di sostenitori del presidente Djukanovic e dell'opposizione, con un bilancio di diversi feriti. L'intervento della polizia ha evitato conseguenze più pesanti. Raduni di oppositori si sono tenuti fra l'altro anche a Bjelo Polje, Bar, berane, Danilovgrad. (ANSAmed) (ANSA).

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