(ANSAmed) - SARAJEVO, 9 LUG - A Jahorina, località montana di
villeggiatura a pochi km da Sarajevo, si è aperta stamane la
seconda giornata del vertice del Processo di cooperazione del
Sudest Europa (Seecp), con la presenza di alcuni capi di Stato e
di governo dei Paesi partecipanti a tale iniziativa regionale,
il cui obiettivo è rafforzare la collaborazione e la fiducia, a
sostegno della pace e della stabilità in un'area sensibile del
vecchio continente.
Ai lavori, presieduti dal presidente della presidenza
collegiale bosniaca, il serbo-bosniaco Milorad Dodik, prendono
parte i capi di stato di Turchia Recep Tayyip Erdogan,
Montenegro Milo Djukanovic, Macedonia del Nord Stevo Pendarovski
e Albania Iljir Meta, i premier di Serbia e Bulgaria, Ana
Brnabic e Boyko Borissov, e rappresentanti di livello inferiore
per gli altri dei Paesi aderenti alla Seecp.
Il Kosovo boicotta la riunione in segno di protesta per il
modo ritenuto 'umiliante' in cui è stato rivolto l'invito a
Pristina, che non sarebbe stata trattata alla pari con gli altri
Paesi. L'Albania, in segno di solidarietà con il Kosovo, ha
disertato la riunione di ieri a Sarajevo fra i ministri degli
esteri, ma partecipa tuttavia oggi al vertice di Jahorina con il
presidente Meta, che all'ultimo momento ha deciso di prendere
parte ai lavori.
Con il vertice di ieri e oggi, si chiude la presidenza Seecp
della Bosnia-Erzegovina, che passerà al Kosovo. Una situazione
inedita dal momento che non vi sarà alcun rappresentante di
Pristina a raccogliere il testimone. (ANSAmed)
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