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Il Kosovo al voto domenica, esito arduo da prevedere

Maggiori partiti in corsa per vittoria, focus su dialogo Serbia

04 ottobre, 23:27
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 04 OTT - Tutto pronto in Kosovo per le elezioni parlamentari anticipate che si terranno domenica nel Paese. Si tratta di un appuntamento importante e di difficile lettura, in agenda dopo le dimissioni del premier Haradinaj, decise a luglio in seguito alla sua convocazione alla Corte speciale dell'Aja che indaga su crimini di guerra e crimini commessi dopo il conflitto del 1999. Gli elettori kosovari sono chiamati a scegliere 120 nuovi parlamentari e a indicare chi guiderà il Paese per i prossimi quattro anni, periodo fondamentale in particolare per quanto riguarda il dialogo con Belgrado e il percorso europeo di Pristina.

"Gli analisti hanno descritto l'imminente voto legislativo come una delle elezioni più incerte" dalle prime legislative del 2001, ha affermato l'Ifimes, think tank con sede a Lubiana, in un nuovo rapporto dedicato al voto in Kosovo. "La gara principale si svolgerà tra tre principali rivali politici", ha osservato Ifimes. Nel gruppo dei favoriti, la Lega Democratica del Kosovo (Ldk) di Isa Mustafa, che questa volta ha puntato come cavallo vincente "sulla giovane Vjosa Osmani", la prima e unica donna a correre per diventare il prossimo Primo Ministro, ha scritto il portale Balkan Insight. Osmani che "potrebbe avere maggior presa sulle elettrici, anche se la sua campagna non è stata incentrata a favore dei diritti delle donne e potrebbe dunque guadagnare meno voti delle attese", spiega all'ANSA Ariana Qosaj Mustafa, politologa e programme director del Kosovar Institute for Policy Research and Development (KIPRED).

"Nondimeno, la sua candidatura è una grande opportunità e apre spazi a più donne e giovani in futuro", aggiunge Mustafa.

Seri contendenti per la vittoria sono anche il Movimento Autodeterminazione di Albin Kurti (Vetevendosje, Lvv) e il Partito Democratico del Kosovo (Pdk) di Kadri Veseli, al potere dal 2007. Pure il primo ministro uscente Ramush Haradinaj, con la sua Alleanza per il futuro del Kosovo, (Aak) sta cercando di affermarsi come quarto contendente per il trionfo finale, ha specificato l'Ifimes. Durante il suo mandato di governo, è stato proprio Haradinaj a imporre dazi maggiorati del 100% sulle merci importate in Kosovo dalla Serbia e dalla Bosnia, una sorta di rappresaglia alle pressioni esercitate dalla Serbia contro l'ingresso del Kosovo in Interpol, misura che ha di fatto portato al congelamento del dialogo con Belgrado e a rinnovate tensioni. Un altro candidato in corsa è Fatmir Limaj (NISMA).

Secondo alcuni sondaggi, "l'orientamento dei cittadini" sembra attualmente favorire il partito di Kurti, in leggero vantaggio sulla Lega democratica del Kosovo (Ldk), mentre il Partito democratico del Kosovo (Pdk) e l'Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) competono per il terzo posto, ha spiegato il rapporto Ifimes. Altri sondaggi hanno invece dato l'Ldk in testa con il 29% dei voti, seguito da Vetevendosje (24%) e Pdk (21%).

Il partito che otterrà il maggior numero di preferenze tenterà per primo di costituire un governo di coalizione.

"Questa volta non possiamo prevedere chi sarà il vincitore" e tutti i maggiori partiti "hanno la possibilità di conquistare la vittoria", conferma all'ANSA l'analista politico Nexhmedin Spahiu. Tuttavia, "come è accaduto nelle precedenti elezioni, sarà necessario formare una coalizione per creare un governo, insieme ai rappresentanti delle minoranze" etniche, continua Spahiu. "In questo caso, prevedo che l'Ldk potrebbe essere presente in tutte le possibili coalizioni" con altri importanti partiti, sia "come vincitore" sia come partner di minoranza. "È da vedere chi sarà invece il secondo alleato in caso di vittoria dell'Ldk", se "Albin Kurti o il partito di Haradinaj", suggerisce l'analista. "Le elezioni offriranno una possibilità per cambiare l'attuale élite politica a due partiti in corsa, l'Ldk e Vetevendosje", prevede invece Ariana Qosaj Mustafa. "Anche percentuali lievi determineranno il vincitore e il partito che formerà il nuovo governo. La corsa è interessante e sondaggi hanno mostrato che quei due partiti hanno le maggiori chance di vincere. Tuttavia, altre analisi recenti hanno sostenuto che pure il Pdk sarebbe in corsa per il secondo posto, anche se appariva lontano" in precedenza, aggiunge Mustafa. La cosa certa è che il risultato delle elezioni inciderà anche sul dialogo tra Belgrado e Pristina, congelato dallo scorso novembre dopo l'introduzione dei dazi. Tutti i partiti che partecipano alle elezioni, a eccezione dell'Aak di Haradinaj, hanno criticato più o meno apertamente le tariffe. Se i dazi saranno tolti "dipende da chi sarà il prossimo premier.

Se sarà espressione dell'Ldk, del Pdk o anche dal partito di Kurti, credo che le tariffe saranno abolite, ma se Haradinaj sarà di nuovo Primo Ministro le tasse saranno levate solo nel caso in cui gli americani lo scelgano come attore principale nel dialogo" con la Serbia, mettendo da parte l'attuale presidente Hashim Thaci, chiosa Spahiu.

"È estremamente difficile prevedere l'esito delle elezioni e la possibile coalizione di governo, ma una cosa è chiara: il nuovo governo non sarà quello dello sviluppo economico, ma un esecutivo di intesa con la Serbia", spiega all'ANSA anche l'analista Imer Mushkolaj. "I cittadini considerano questo voto molto importante, cruciale per il futuro del Paese, per la sua integrità e sovranità. E pure una chance per punire chi ha mal governato finora", aggiunge Mushkolaj.

Anche i serbi del Kosovo parteciperanno alle elezioni di domenica per scegliere chi occuperà i dieci seggi riservati alla minoranza, con una probabilissima vittoria nelle aree abitate dai serbi della Srpska Lista sostenuta da Belgrado, che potrebbe tornare a essere un attore importante nella formazione del nuovo governo a Pristina. (ANSA).

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