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Economia: Wiiw, rallentamento Est meno marcato del previsto

Polonia registrerà crescita maggiore nell'area nel 2019

04 luglio, 17:29
(ANSA) - BELGRADO, 04 LUG - La crescita delle economie nell'Europa centrale, orientale e sud-orientale sta rallentando, ma "molto meno di quanto era stato previsto in primavera" e "le previsioni per il 2019 sono state riviste al rialzo per la maggior parte dei Paesi" nella regione. Lo ha sottolineato oggi il Vienna Institute for International Economic Studies (Wiiw), che ha reso pubbliche nuove previsioni sullo stato di salute delle economie dell'Est e dei Balcani.

Le nuove previsioni del Wiiw indicano che la Polonia (+4,6%), registrerà quest'anno la più alta crescita del Pil nell'area presa in considerazione. Tra i Paesi dell'Europa centrale e orientale membri dell'Ue, seguono a ruota in termini di crescita Romania e Ungheria (4,1%), Slovacchia (3,6%), Bulgaria (3,5%), Lettonia e Slovenia (entrambe 3,3%), Lituania ed Estonia (3,2%), Croazia (2,9 %) e Repubblica ceca (2,5%). La crescita media del Pil nella regione toccherà il 3,9% nel 2019. In quest'area, ha osservato il Wiiw, "la crescita del Pil è finora disaccoppiata dalla tendenze in calo nell'eurozona", in particolare a causa del buon andamento delle esportazioni. Un fattore da tenere d'occhio, "la crescente carenza di manodopera" che "sembra portare a investimenti nell'automazione e nella robotizzazione dei flussi di lavoro, in particolare nei paesi di Visegrad".

Nei Balcani occidentali, ancora fuori dalla Ue, il Kosovo registrerà la maggiore crescita nel 2019 (4,1%), seguito da Albania (3,7%), Montenegro e Macedonia del nord (3,1%), Serbia (2,9%) e Bosnia-Erzegovina (2,7%). I Paesi dei Balcani cresceranno in media del 3,1% quest'anno. Balcani che "continueranno a beneficiare di crescenti investimenti", ha affermato l'istituto con sede a Vienna.

"Un ulteriore peggioramento delle condizioni esterne, tuttavia, soprattutto se rafforzato dall'aumento del protezionismo, potrebbe portare a un significativo rallentamento della crescita nei prossimi anni. Le economie piccole e aperte dell'Europa centrale sarebbero le più colpite ", ha concluso il Wiiw. (ANSA).

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