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Turismo: Carinzia, prima slow food travel destination mondo

Vacanza tra antichi sapori, in 3 anni prenotate 600 esperienze

09 luglio, 19:28
(di Elena Viotto) (ANSA) - TRIESTE, 9 LUG - Il silenzio avvolge campi, prati e boschi della valle di Lesachtal, la frenesia scompare e nel lento scorrere del tempo, il territorio riscopre le antiche tradizioni nella produzione di alimenti autentici e genuini. In queste terre da secoli si coltiva secondo saperi tradizionali a oltre mille metri d'altitudine il grano "precoce della Carinzia" e la segale invernale, poi macinati in casa o in vecchi mulini e destinati a essere impiegati nella preparazione del pane della Lesachtal, presidio slow food. Qui comincia un nuovo tipo di vacanza esperienziale, alla scoperta di antichi sapori: da 3 anni le valli di Lesachtal e del Gailtal si fregiano del titolo di prima e unica Slow food travel destination al mondo.

Siamo in un angolino d'Austria, punto d'incontro tra le culture di 3 Paesi (Austria, Italia e Slovenia), nella zona più orientale della Carinzia, a poco più di un'ora d'auto da Udine.

Una vacanza qui significa un viaggio alle radici del buon gusto, abbinando escursioni e passeggiate, natura incontaminata ed esperienze gastronomiche; e poi ospitalità genuina della gente del posto, impegnata a far sentire i turisti come a casa, con un rapporto quasi uno a uno. Nella valle di Lesachtal non possano esserci più posti letto per turisti che abitanti.

Così, oltre al pane della Lesachtal, a cui la prima domenica di settembre è dedicata una festa, si può scegliere di assaggiare le erbe della valle o conoscere le molteplici proprietà e impieghi del papavero, utilizzato da sempre nella zona anche per insaporire il dolce tradizionale, una "frittella" della vigilia di Natale. O ancora si può osservare come si producono il formaggio di malga e il pregiato speck della Gailtal; carpire i segreti della birrificazione e della produzione del miele o scoprire il gusto del Landmais, granturco bianco, dal campo alla tavola. In tre anni sono state compiute 600 esperienze slowfood.

Ai turisti - prevalentemente austriaci e tedeschi, ma anche (5-6%) italiani, e olandesi, cechi, belgi e svizzeri - questa zona della Carinzia, tra Nassfeld-Pramollo, Lesachtal e l'area del Weissensee offre opportunità di svago e divertimento. A Liesing si può abbinare una camminata in montagna con la scoperta della genuina 'merenda' locale, il "morende" preparato dai contadini, in un percorso ad anello lungo il sentiero Brot & Morendenweg, tra malghe di alpeggi estivi. Poi il museo dei violini, guidati da uno dei figli di Johann Lexer attraverso una esposizione degli oltre 1000 strumenti realizzati per diletto, mai venduti e solo regalati, da questo liutaio locale con il legno di abete che cresce lentamente alle quote più alte della vallata. A Maria Luggau si può fare una passeggiata sul sentiero dei mulini dai meccanismi perfettamente funzionanti, visitare la grande Basilica del Santuario di Santa Maria Luggau da secoli meta di pellegrinaggi da Austria, Germania, Italia e Slovenia, i vialetti del giardino, ricostruito con le stesse specie di piante usate nei cortili dei conventi a fine '600. A Tuffbad si trovano le benefiche acque minerali; a Techendorf giro in battello sul lago Weissensee o a piedi nel parco naturale. Il progetto slow food travel, capace di trattenere sul posto le nuove generazioni e catalizzare gli operatori turistici di vari angoli del mondo che qui giungono per studiarne segreti e modello, si sta estendendo a tutta la Carinzia con un progetto di riscoperta di antiche ricette, preparazione di delizie in armonia con la natura e produzione di alimenti sostenibili.

Nella Carinzia centrale 45 partner gastronomici si sono riuniti in un consorzio e nell'intera regione sono in fase di sviluppo anche i progetti per la creazione di villaggi e scuole slow food dove tutto è improntato alla filosofia della genuinità e della sostenibilità. (ANSA).

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