Cultura

Torna Ernani dopo 36 anni e nel 2022 nuova Boheme

In pensione l'allestimento di Zeffirelli ; metateatro per l'opera di Verdi

Redazione ANSA

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it (none)
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.

(ANSA) - MILANO, 25 SET -Debutterà sabato prossimo alla Scala Ernani, una delle più importanti opere di Verdi che però a Milano manca da 36 anni. L'ultima rappresentazione, infatti, con la regia di Luca Ronconi e Riccardo Muti sul podio, fu nel dicembre 1982 con un cast stellare: Placido Domingo, Renato Bruson e Mirella Freni. Da allora la storia del nobile-bandito innamorato di Elvira non è mai più andata in scena. Forse per paura del paragone. "Ma io - ha scherzato alla presentazione il sovrintendente Alexander Pereira - ho il vantaggio di venire da fuori. Ho meno paura. Meglio sbagliare che non fare queste grandi opere". Tutto il suo coraggio però il manager austriaco lo ha mostrato con la decisione di mandare in pensione la Bohème di Franco Zeffirelli, che dal 1963 viene messa in scena a Milano. Un classico entrato nel cuore del pubblico. Mai da allora c'è stato un nuovo allestimento ma "nel dicembre 2022 - ha annunciato - ci sarà una nuova produzione, e l'anno prima anche di Rigoletto", con nel cast probabilmente Carlos Alvarez e Juan Diego Florez. Per Ernani, Pereira ha chiamato il regista e attore tedesco Sven-Eric Bechtolf che è partito dall'idea che l'Ernani di Victor Hugo, base dell'opera verdiana, era una pièce essenzialmente romantica. E quindi ha scelto di usare l'ironia tipica del romanticismo, che svela come in fondo la realtà sia un'illusione usando l'escamotage di un teatro dentro il teatro. Il pubblico si immerge nella vicenda raccontata usando i grandi gesti e le scene dipinte dell'Ottocento ma a tratti viene 'disturbato'. "Così mostriamo qualcosa che è nel teatro ma anche nella vita - ha spiegato Bechtolf - l'alternanza di illusione e disillusione". Soddisfatto il direttore Adam Fischer dell'orchestra, del coro e del cast (che si trova davanti a una prova molto impegnativa). "Se qualcosa non va - ha detto - sarà per colpa mia". Francesco Meli, al sesto titolo verdiano alla Scala, è ormai un habitué e come Ernani dividerà la scena con Ildar Abdrazakov nel ruolo del cattivo Silva (che sarà alla Scala nei panni di Attila all'inaugurazione del 7 dicembre), con Ailyn Pérez (Elvira) e con Luca Salsi (Don Carlo) chiamato solo poco tempo fa a far parte del cast. Per lui si tratta di una prova anche 'atletica' considerando che il 27 settembre, solo due giorni prima dunque del debutto, inaugurerà il festival Verdi di Parma come Macbeth