Il 'Museo Sannitico' di
Campobasso, ora 'Museo archeologico nazionale', compie 143 anni.
Tutto quello che c'è da sapere sui reperti che accoglie, la
storia e le collezioni presenti al suo interno, lo spiega la
Direzione regionale Musei del Molise.
Inizialmente ospitato, insieme alla Biblioteca provinciale
nel Palazzo della Prefettura, ha conosciuto vicende alterne e
molteplici cambi di sede fino al 1995, quando è stato allestito
nei locali del settecentesco Palazzo Mazzarotta, nel centro
storico di Campobasso. Al suo interno le collezioni contano sia
sull'originaria raccolta provinciale ottocentesca, sia su
ritrovamenti avvenuti durante moderni scavi archeologici nella
provincia di Campobasso.
L'esposizione permanente si articola secondo un criterio
cronologico e tematico. Al piano terra l'età del Bronzo e la
Prima età del Ferro, al primo piano i Sanniti, i loro santuari,
i commerci, le loro tombe. Al secondo piano, la romanizzazione
del Sannio, con materiali provenienti anche dalla città romana
di Sepino (Campobasso). Di particolare interesse le sculture in
marmo e tanti piccoli oggetti di vita quotidiana, come chiavi,
elementi di toilette femminile e suppellettili in bronzo. Sempre
al secondo piano, l'alto medioevo rappresentato dalle
ricchissime tombe di cavalieri Bulgari ritrovate nella Piana di
Bojano, in provincia di Campobasso. Tra queste, la ricostruzione
integrale della tomba di un guerriero e del suo cavallo con
ricche bardature in argento.
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