"Abbiamo bloccato la procedura di
licenziamenti previsti entro il 10 luglio, aperto una procedura
di esubero con volontari da sostenere con un incentivo
all'esodo, dato una nuova opportunità per accedere a ulteriori 6
mesi di cigs per dare possibilità a società di riempire di nuove
commesse lo stabilimento di Termoli". Questi gli esiti di una
lunga trattativa tra azienda e sindacati conclusasi, oggi, in
Regione Molise sulla Vibac di Termoli, stabilimento presente nel
nucleo industriale "Valle Biferno" produttore di nastro adesivo.
Lo annunciano le organizzazione sindacali Femca Cisl, Uiltec
Uil, Confail e Rsa Vibac.
"Dopo una lunga e sfiancante disputa che dura oramai da
diversi anni, si è sottoscritto con l'Assessorato di competenza,
con i tecnici della Regione e con i referenti aziendali un
importante risultato che darà ulteriormente spazio a possibili e
auspicati scenari futuri" dichiaro le organizzazioni sindacali.
La multinazionale aveva annunciato licenziamenti collettivi
di quasi tutti i lavoratori entro metà luglio 2024 e, oggi, si è
giunti ad una soluzione di compromesso. "Abbiamo, ulteriormente,
assicurato ai lavoratori di Termoli la garanzia della copertura
di verifiche periodiche, la prima adesso entro il mese di
luglio, da parte Mimit - proseguono le segreterie regionali di
Femca, Uiltec e Confail - Rimane il rammarico, relativamente a
quanto dichiarato dall'azienda, che questo sito produttivo
maturerà, a fine della cigs, una quantità di esuberi che non
riescono a rioccupare, motivo per il quale si è cercato di
individuare i lavoratori che, con incentivo all'esodo, con
l'ammortizzatore sociale e con la Naspi, si riescano ad
agganciare alla pensione. Contemporaneamente, tutto ciò può
essere anche propedeutico per attivare il progetto Gol che la
regione metterà in piedi per la formazione, ricollocazione e
l'autoimpiego, col medesimo obiettivo di rioccupare il maggior
numero di persone".
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