Diffondere una corretta
informazione sulla celiachia e la dieta senza glutine è
l'obiettivo della "Settimana Nazionale della Celiachia",
iniziativa che si apre oggi e si concluderà domenica prossima,
19 maggio. Promosso dall'Associazione Italiana Celiachia insieme
alle 21 sedi territoriali associate, l'evento è alla decima
edizione e torna in concomitanza con la Giornata Mondiale della
Celiachia che si celebra il 16 maggio. In Molise sono state
organizzate attività nelle scuole (calendario completo su
settimanadellaceliachia.it).
L'iniziativa è l'occasione per sensibilizzare un pubblico
più ampio su una patologia che in Italia colpisce oltre l'1%
della popolazione: si stima che siano 600mila le persone
celiache di cui circa 400.000 non ancora diagnosticate. In
Molise le persone che hanno ricevuto una diagnosi di celiachia
sono 1.121. Uno spazio importante è dedicato ai più giovani e
alle scuole con "Tutti a tavola, tutti insieme: le giornate del
menù senza glutine" con distribuzione di un menù senza glutine
per tutti nelle mense delle scuole dell'infanzia e della
primaria di numerosi comuni italiani. In Molise hanno aderito 13
Istituti Comprensivi nei comuni di Campobasso, Isernia, Termoli,
Frosolone e Miranda.
"La settimana della Celiachia è per noi occasione molto
importante per parlare, sensibilizzare e informare sulla
celiachia persone e Istituzioni - afferma Sara Mucciarone,
presidente Aic Molise - L'associazione è presente in regione dal
2012, prima eravamo associati con l'Abruzzo, in questi anni
siamo riusciti a raggiungere diversi obiettivi che hanno portato
a migliorare la qualità di vita del celiaco molisano, ma c'è
ancora tanto da fare. In questo momento siamo in stretto
contatto con le istituzioni regionali: ci preme che sia attivato
il Pdta (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) per la
celiachia (deliberato a dicembre 2022) e che sia digitalizzato
il buono mensile che permetterebbe sia di aumentare il potere
d'acquisto dei prodotti senza glutine sia la sua circolarità sul
territorio nazionale andando a facilitare la vita delle persone
celiache che, per lavoro e/o studio, sono costrette a vivere
fuori regione".
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