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Autonomia: Confindustria Molise, Ddl è sbagliato e iniquo

Autonomia: Confindustria Molise, Ddl è sbagliato e iniquo

Longobardi, imprese non la vogliono, lo dicono a chiare lettere

CAMPOBASSO, 31 gennaio 2024, 13:48

Redazione ANSA

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"Le imprese operanti nel Mezzogiorno non vogliono l'autonomia differenziata. Lo dicono a chiare lettere e senza ombra di dubbio. Un'Italia a due velocità non funziona e non funzionerà mai ed è un'illusione pensare che il Nord possa andare avanti da solo, rinunciando a sviluppare un mercato di 22 milioni di persone con una crisi della manodopera e di profili professionali specialistici". Lo afferma il presidente di Confindustria Molise Vincenzo Longobardi.
    "Dall'entrata in vigore della riforma del Titolo V della Costituzione, le regioni del Mezzogiorno hanno assistito inermi alla contrazione del PIL, al decremento della popolazione, alla penuria di interventi infrastrutturali di supporto al tessuto produttivo, allo sfaldamento del servizio sanitario nazionale e della formazione. Questo ulteriore disegno autonomista, nato dall'idea secessionista prima e federale poi - prosegue -, graverebbe pesantemente sull'economia e sul tessuto sociale meridionale, azzerandone il futuro in termini di sviluppo e prosperità". Longobardi infine conclude: "Oltre ad essere sbagliato e iniquo, il modello proposto nel Ddl Calderoli genererebbe un contenzioso enorme su materie fondamentali quali sanità e istruzione e un caos insostenibile su tutte le competenze delegate alle regioni che sono però fondamentali per il funzionamento del sistema industriale".
   

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