Al 31 marzo 2021 erano 176.373
le imprese italiane che si trovano in sofferenza, tra queste una
su tre al Sud. È quanto emerge da uno studio della Cgia di
Mestre. Si tratta di società non finanziarie e famiglie
produttrici che sono state segnalate come insolventi dagli
intermediari finanziari alla Centrale dei rischi della Banca
d'Italia. Una 'bollinatura' - spiega la Cgia - che, per legge,
non consente a queste aziende di accedere ad alcun prestito
erogato dal canale finanziario legale. Pertanto, non potendo
beneficiare di liquidità, rischiano, molto più delle altre, di
chiudere o di scivolare tra le braccia degli usurai. In Molise
al 31 marzo 2021 erano complessivamente 1.079 (elaborazione Cgia
su dati Banca d'Italia), di cui 746 in provincia di Campobasso,
333 in quella di Isernia.
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