"Siamo a un anno esatto dal primo
contagio da Covid in Molise. In un anno nulla è stato fatto,
nulla di ciò che ci diceva il governo nazionale, nulla di ciò
che la stessa Regione, l'Asrem e il Commissario avevano
annunciato. Ma questo non lo dico io, non il Movimento 5 Stelle,
bensì un ente terzo, gli ispettori del Ministero della Salute".
E' il bilancio dell'emergenza sanitaria, iniziata proprio il 2
marzo 2020, stilato dal consigliere regionale del M5S Valerio
Fontana.
"La gestione dell'emergenza è stata spaventosamente
inadeguata, su tutti i fronti, dal punto di vista della
Protezione Civile e della direzione dell'Azienda sanitaria
regionale - prosegue Fontana - Le incompetenze sono certificate
dagli ispettori ministeriali, che ripetono più volte nel verbale
la locuzione 'assenza di governance'. I nostri ospedali, e gli
stessi cittadini, sono stati abbandonati a loro stessi,
nonostante gli enormi sforzi del personale sanitario che ha
atteso invano i necessari rinforzi. Ora neanche le zone rosse,
decretate tardivamente, sembrano mitigare l'escalation dei
contagi. A ciò si aggiunge un'ulteriore difficoltà per i
cittadini e le attività: il dramma sanitario viaggia insieme a
un più silenzioso dramma economico".
Fontana conclude però con una nota positiva rivolta al
presidente Toma in merito alla previsione di ristori ad hoc per
le zone rosse. "Si tratta di un'iniziativa che ritengo opportuna
e io stesso ho lavorato a una proposta nella stessa direzione.
Ho elaborato puntuali criteri di assegnazione dei ristori che
saranno fondamentali per offrire una boccata d'ossigeno a chi ha
patito maggiormente le ulteriori restrizioni, come i Comuni del
basso Molise, i primi in zona rossa. Mi auguro che questi
criteri, depositati con una mozione in Consiglio regionale,
vengano fatti propri dal governo regionale. E applicati senza
storture e senza ritardi".
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