"C'è orgoglio
nel vedere questo scambio di solidarietà. Abbiamo dato una mano
durante il terremoto in Albania ed ora sono loro a venire in
nostro aiuto. Come comunità arbereshe del Basso Molise, poco
prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus, abbiamo inviato 3
mila euro alla comunità di Kruja, paese albanese gemellato con
Portocannone, centro di origine dell'eroe Skanderberg, con cui
siamo in contatto". Così, all'Ansa, il sindaco di Portocannone
Giuseppe Caporicci che, insieme ai primi cittadini Raffaele
Primiani di Ururi (Campobasso) e Giorgio Manes di Monteciflone
(Campobasso), hanno promosso una raccolta fondi tra le comunità
a minoranza linguistica albanese.
"Non è stato facile - ha proseguito Caporicci - ma l'abbiamo
fatto. Nel nostro piccolo abbiamo dato una mano ai nostri
connazionali. Lo scorso novembre sono stato in Albania e sono
stato accolto nel migliore dei modi dalla comunità e dal
Presidente della Repubblica Ilir Meta. Sono momenti belli,
ricordi unici di vita".
Primiani, amministratore di Ururi, ricorda come negli anni
'90 la comunità locale accolse molti albanesi fuggiti dal Paese
dominato dalla dittatura. "Allora li abbiamo aiutati - spiega
all'ANSA il sindaco del paese -. Qui hanno trovato lavoro ed un
futuro. Ci sono famiglie che sono ancora qui a Ururi ed anche a
Campomarino. Siamo di origine arbereshe, siamo legati, parliamo
l'antica lingua albanese del 1450. Mi auguro che dopo questa
emergenza riuscirò a realizzare un murales dedicato all'eroe
Skanderberg".
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