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A 69 anni sfida oceani con bandiera longevità

A vela in solitario da Cagliari a Capo Horn, "a ogni età si può"

23 ottobre, 22:16
 A 69 anni sfida oceani con bandiera longevità A 69 anni sfida oceani con bandiera longevità

 (di Maria Grazia Marilotti) (ANSA) - CAGLIARI, 23 OTT - Al momento del distacco dal molo in coro gli hanno gridato: "Buon vento". Per il 69enne Gian Biagio Mulas è finalmente arrivato il momento di levare gli ormeggi. Via per mare questa mattina per un viaggio in solitario attraverso il Pacifico e l'Atlantico fino alla Terra del Fuoco doppiando il leggendario Capo Horn. Ha preso il largo alle 12 dal Molo di Su Siccu, a Cagliari, il 38 piedi Uljxes 4 battente bandiera dei Quattro Mori. Un nutrito gruppo di amici e familiari non ha voluto perdere il momento del distacco dalla banchina. La moglie, Enrica, uno dei due figli, molti velisti e curiosi. Toccante l'abbraccio con Mamma Amelia, 90 anni, che non trattiene le lacrime: "Al ritorno da ogni traversata mi dice 'questa è l'ultima', ma mare e aria sono sempre state le sue passioni da bambino", confessa la donna. Cambusa piena di specialità della Sardegna, dal pane carasau al Cannonau, lo aspetta un'avventura mozzafiato: cavalcare gli oceani da solo per due anni, un viaggio di circa 36.000 miglia marine sfidando venti e mare per il puro piacere dell'avventura e per conoscere culture diverse e ammirare panorami spettacolari. Ma Gian Biagio ha un compito preciso: presentarsi nei numerosi porti d'approdo come ambasciatore della Comunità Mondiale della Longevità con un documento. Un campione dell'invecchiamento attivo e dinamico, perfetto testimonial dalla terra dei centenari, la Sardegna. Perché Gian Biagio Mulas, di Lanusei, in Ogliastra, con i suoi 69 anni e un fisico invidiabile è la dimostrazione di come "a ogni età si può", sottolinea il presidente della Comunità mondiale dei longevi, Roberto Pili, forte dell'elaborazione di un protocollo che si dimostra valido ed efficace. Ex pilota militare, Gian Biagio non ha record da battere o primati da stabilire. "E' da un anno che mi preparo a questo viaggio. Non vedevo l'ora di prendere il mare - racconta all'ANSA - da tempo guardavo il calendario contando i giorni che mi separavano dal fatidico 'mollare le cime'". Un gruppo di radioamatori sarà giornalmente in contatto con lui per tenere anche un diario di viaggio e raccogliere dati da consegnare ai ricercatori della Comunità Mondiale della Longevità come prossimo materiale di studio. "Passerò in punti dove il mare esprime tutta la sua forza e la sua violenza. L'importante - dice Gian Biagio - è avere rispetto per la forza del mare e del vento. Ci vuole la barca giusta e un pizzico di fortuna. In mare é così". (ANSA).

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