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Da Fedarlinea invito alla rimotorizzazione delle flotte

Traghetti a gas naturale liquefatto meno costi e tutela ambiente

12 novembre, 11:50
La Dimonios della Tirrenia La Dimonios della Tirrenia

(ANSA) - GENOVA, 11 NOV - L'Italia, più degli altri Paesi europei, sconta un ritardo nel contenimento della produzione di emissioni industriali inquinanti. In questo ambito la ricerca e la progettazione legata all'utilizzo dei cosiddetti combustibili alternativi diventa un terreno di fondamentale importanza per il settore del cabotaggio. Per Fedarlinea l'utilizzo del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la propulsione delle imbarcazioni destinate al cabotaggio, per il trasporto delle merci e dei passeggeri, rende necessario un intervento strutturato per la rimotorizzazione delle flotte, che rappresenta la prima e fondamentale misura da adottare per rilanciare le imprese. Il costo del carburante rappresenta il 60-70% dei costi complessivi sostenuti per operare l'esercizio delle tratte marittime. Una serie di studi internazionali, dimostrano che l'uso del gas naturale (LNG) come combustibile, "permette una notevole riduzione delle emissioni inquinanti e rappresenta la più efficace e diretta strategia di adeguamento, per qualità e quantità, agli obiettivi del 2015, approvati dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo in materia di riduzione delle emissioni di CO2 e a quelli più ampi espressi dall'Unione Europea, in materia di politiche ambientali, sviluppati in seno al programma di ricerca scientifica ed industriale "Horizon 2020". "Il gas naturale liquefatto offre un'ottima alternativa, sia dal punto di vita economico che da quello ambientale.

Attualmente non è prevista nella legislazione nazionale la possibilità di utilizzare LNG come combustibile di unità navali impiegate nel trasporto marittimo, nonostante esistano diverse normative internazionali di riferimento, regolamenti e linee guida definite da parte di alcuni Registri di Classifica Navali europei", spiega Fedarlinea.

L'Europa del nord sta già viaggiando ad una velocità decisamente più sostenuta di quella dell'Italia; in Germania, ad esempio, il governo sta sovvenzionando diversi progetti per l'utilizzo di fonti di energie alternative attraverso il coinvolgimento dei maggiori operatori del sistema industriale tedesco, tra questi una iniziativa considerata di carattere strategico è sicuramente quella dedicata allo sviluppo di un "sistema pilota" di bunkeraggio e rifornimento di navi di nuova concezione dotate di alimentazione a gas. Iniziative parallele volte alla progettazione ed alla costruzione di navi dotate di doppia alimentazione investono diversi altri Paesi tra cui, si distinguono per operatività, Norvegia, Svezia, Danimarca, Polonia, Olanda e Francia. L'Italia sta partecipando ad alcune iniziative di studio grazie al prezioso contributo di Fincantieri direttamente coinvolto nei progetto "BESST" - Breaktrhrough in European Ship and Ship Building Technologies - dedicato alla ingegnerizzazione di sistemi "dual fuel" e progettazione di navi passeggeri e ferry con serbatoi gas verticali.

"La rimotorizzazione delle flotte rappresenta la prima e indifferibile operazione da realizzare per attivare il ciclo industriale in grado di attualizzare le potenzialità e i vantaggi che il trasporto marittimo a corto raggio, delle merci e delle persone, ha già dimostrato di poter offrire al sistema generale dei trasporti e al sistema Paese". L'adeguamento delle flotte attraverso la rimotorizzazione per l'impiego del LNG come combustibile "è quindi uno dei principali progetti che Fedarlinea". (ANSA).

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