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Salone Nautico Venezia, i segreti del design nello yachting

Progettisti, non si fa innovazione senza ricerca e sviluppo

20 giugno, 14:40

 I diversi aspetti del progetto di un'imbarcazione, sia per la nautica da diporto che per il trasporto di persone, sono stati al centro del primo incontro di approfondimento all'interno del Salone Nautico di Venezia, 'L'avanguardia del design, i percorsi del nuovo nello yachting'.

Diversi e articolati gli interventi nell'incontro alla Torre di Porta Nuova dell'Arsenale. Partendo dalla prospettiva della vela, Luca Bassani di Wally Yachts, ha presentato un'analisi approfondita del fenomeno del design nella nautica. "Il processo innovativo - ha affermato - parte dal tentativo di migliorare, ma è basato anche sui nuovi materiali. L'innovazione è data dal sentimento di una necessità da risolvere, ma anche dalla conoscenza del prodotto, di come si usa, di tutti i materiali, vecchi e nuovi, che possono essere utilizzati, tra tradizione e innovazione, in modo diverso per ottenere quello che si sogna.

Le novità, al giorno d'oggi, non sono mai assolute, ma sono una ripresa di sistemi già esistenti applicati in modo diverso. E un cantiere che pretende di fare innovazione senza ricerca e sviluppo, per cui serve la miglior organizzazione su ogni aspetto del sistema-barca in profondità, non fa innovazione, ma solo copie. Ogni innovazione cambia infatti tutto il sistema-barca". "Le proporzioni - ha detto nel suo intervento sui mega yacht Carlo Nuvolari, organizzatore del convegno e progettista - sono tutto, il bello è legato alle proporzioni".

Tra lusso ed estetica, gusto degli armatori e gigantismo, Nuvolari ha dedicato un interessante approfondimento alla "strana commistione tra architettura civile e yacht". "Le navi - ha affermato - per me devono avere una linea legata alla funzione. Non dico che sia giusto o sbagliato. Dico solo che le ultime navi da crociera sono operazioni immobiliari semoventi e sono un problema non solo a Venezia. Sono troppo grandi e i due mercati, delle crociere e dei mega yacht, non possono più stare insieme, i porti non possono essere polifunzionali". Sono intervenuti anche Mario De Biase, dello Stato Maggiore della Marina, spiegando che "nella progettazione della Marina Militare si punta sull'innovazione nella tradizione" e infine Carlo Fei, dell'Università Luiss, che ha parlato di lusso. "Nel mondo occidentale - ha sottolineato - l'acqua ricorre come tema evocativo del lusso, del benessere e dello star bene".(ANSA).

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