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Venezia, lo squero al femminile, a giugno la prima gondola

Elena e Elisabetta guidano ultimo cantiere tradizionale Venezia

27 maggio, 14:21

 A fine giugno la scommessa di Elena ed Elisabetta diventerà realtà: una nuova gondola scivolerà lentamente dalla rampa del cantiere Tramontin a Venezia per prendere la via dell'acqua e mescolarsi, nera e sinuosa, tra le imbarcazioni a remi che solcano la laguna. Dopo la morte nel novembre scorso del padre Roberto, l'ultimo squero tradizionale della città in rio di Ognissanti, vicino alle Zattere, rischiava di abbassare per sempre la saracinesca. Ma le due figlie non hanno mollato e, svestiti i panni delle studentesse modello, si sono reinventate artigiane per continuare la tradizione della 'Domenico Tramontin & figli', cantiere in cui dal 1884 ad oggi sono passate 3.500 gondole.

"Gli inizi sono stati difficili - racconta Elena - in alcuni momenti temevo di dover rinunciare, poi abbiamo stretto i denti, riunito un gruppo di lavoratori fidati, a partire da Marco Tamassia, che già seguiva mio padre, e siamo ripartite". Tra qualche giorno le due sorelle spiegheranno tutti i segreti del lavoro di maestri d'ascia, portando al Salone Nautico di Venezia, assieme all'Associazione El Felze (che riunisce gli artigiani che contribuiscono alla costruzione della gondola), gli attrezzi storici della quotidianità del loro mestiere.

"Quello di costruire gondole - spiega Elena - non era il futuro che progettavamo per noi ma è diventato un'occasione per metterci alla prova, per rendere omaggio alla memoria di nostro padre e contribuire a non far tramontare le gondole, vero simbolo di Venezia". Mentre parla del suo futuro Elena accarezza con gli occhi la nuova nata, la 'sua' prima gondola, ora in fase di lucidatura, che è stata commissionata dopo la morte del padre nello squero ad affitto calmierato strappato alla proprietà. Il nuovo gioiello del 'brand' Tramonti che vedrà la luce tra poche settimane è stato commissionato da Marco Pellizzaro, detto 'Bombo', gondoliere dello 'stazio' dell'hotel Danieli, che aveva ordinato una gondola a Roberto Tramonti. "Siamo in fase di dipintura dello scafo - dice soddisfatta Elena - mia sorella Elisabetta la sta facendo personalmente ed è alla terza mano". Dal successo della nuova imbarcazione, non nasconde la giovane, dipende molto del futuro della ditta. "Abbiamo avuto due richieste di preventivo - aggiunge - ma è chiaro che tutti vogliono vedere come viene la nostra prima creazione". Elena ha le idee chiare e non vuole strafare. "Nel '900 si faceva una gondola al mese ma già con mio padre - dice - ne facevamo una l'anno. Il nostro obiettivo realistico è di arrivare al massimo a due". L'attesa per l'esordio della nuova nata in casa Tramontin si stempera nella quotidianità delle visite in cantiere per i turisti, in larga parte stranieri, interessati ai segreti dei maestri d'ascia, e soprattutto per gli studenti delle scuole elementari e medie. "Le domande dei ragazzi mi sorprendono sempre, non sono mai banali e scontate - racconta, sottolineando che il progetto coinvolge direttamente il Comune di Venezia - . Mi sento domandare perchè la gondola sia nera, quanto sia difficile portare avanti questo mestiere per due giovani donne in un mondo tutto a 'trazione' maschile e quali tecniche si devono usare a seconda del legno scelto". (ANSA).

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