Gli armatori contro gli attacchi informatici

(ANSA) - GENOVA, 24 MAG - La minaccia degli attacchi informatici si allarga anche al mondo del mare con il rischio di intrusioni informatiche nei sistemi di gestione dei traffici marittimi. Istituzioni nazionali e internazionali stanno attivando indicazioni operative per contrastare il fenomeno, ma per evitare il rischio di naufragare in un mare di burocrazia gli armatori chiedono al ministero dell'Interno e a quello dei Trasporti di lavorare insieme. Una richiesta partita oggi a Roma dal seminario "La cyber security per il cluster marittimo nazionale" organizzato da Confitarma con esponenti delle imprese, rappresentanti delle istituzioni e esperti informatici.

"La metodologia sperimentata da amministrazione e industria per individuare e attuare insieme le azioni di contrasto alla pirateria marittima nei mari del mondo si è rivelata vincente e deve essere presa a riferimento anche nella gestione di questa nuova minaccia per il cluster marittimo" dichiara Cesare d'Amico, consigliere di Confitarma e presidente del gruppo di lavoro Operatività nave. Dopo aver fronteggiato gli attacchi dei pirati in carne e ossa sui mari del mondo, insomma, lo shipping deve attrezzarsi anche contro gli attacchi cibernetici che possono trovare nei sistemi di trasporto un punto nevralgico.

"Oggi abbiamo condiviso con Viminale, ufficio di Polizia postale, Guardia costiera e rappresentanti dell'armamento, la necessità di creare un gruppo di lavoro per individuare insieme le misure che possono essere gradualmente messe in atto dalle nostre compagnie per aumentare la sicurezza senza gravare i costi del trasporto, altrimenti andiamo a creare montagne di carte e procedure che metterebbero in crisi di competitività le nostre navi" spiega Luca Sisto, vicedirettore generale di Confitarma a capo del servizio politiche dei trasporti. (ANSA).