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Coppa America: Oracle contro tutti, il via a Bermuda

Sei team in acqua, nuove regole per gara più antica del mondo

26 maggio, 13:49
America's Cup challenger Emirates Team New Zealand America's Cup challenger Emirates Team New Zealand

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Barche in acqua. Da domani si va. La nuova Coppa America di vela prende il via da un luogo insolito, l'isola di Bermuda nell'Atlantico. Mare aperto che più aperto non si può. Sei i catamarani in battaglia nella 35ma edizione della competizione velistica più famosa al mondo e antica del mondo, nata nel 1851. Gli americani di Oracle Team sono i campioni in carica (senza il loro capo, il neozelandese Russell Coutts, diventato ad dell'authority che organizza la gara), i defender secondo il linguaggio della competizione. Gli sfidanti sono Emirates Team New Zealand, Groupama Team France, SoftBank Team Japan, gli svedesi di Artemis Racing e gli inglesi di Land Rover Bar. Squadre molto diverse l'una dall'altra, per budget e velleità e numero di personale impiegato. Mediamente 92 uomini a squadra, ma con il picco di ben 131 della squadra britannica, e il suo rovescio di 50 in quella giapponese. L'Italia è fuorigioco nel grande circus velico, sono lontani i tempi di Luna Rossa e delle sue emozioni, la barca italiana si ritirò due anni fa in polemica per i regolamenti giudicati non appropriati per far svolgere una gara regolare. Polemiche e ricorsi ne seguirono. E ora le tante regole nuove nel'edizione 2017 confermano che quelli di Luna Rossa non avevano tutti i torti. Tuttavia, se non c'è una barca azzurra in acqua, ci sono molti azzurri nelle barche altrui, ben 19, sparpagliati in 4 squadre. Il più alto in grado è Francesco bruni, secondo timoniere di Artemis Racing. La maggior parte di questi uomini, tutti ad altissima specializzazione marinara e tecnologica, proviene proprio dall'allora equipaggio di Luna Rossa. Insieme agli uomini, due aziende italiane, Dainese e Aldo Drudi, note per le attrezzature nel settore moto, sono state ingaggiate per fornire caschi, gilet protettivi e altre strumentazioni ad alcune delle squadre in acqua. Quanto alle nuove regole, la principale impegna il defender a entrare subito in gara fin dalla prima regata con i rivali, senza attendere la finale; viene poi introdotto il bonus punti per la finale e salgono a bordo i 'ciclisti' per produrre energia. Le barche sono più piccole che in passato e molto simili nella forma, non potranno superare i 15 metri di lunghezza e con sole 6 persone di equipaggio. Insomma, tutti i competitor sono simili e le possibilità di vittoria sono restituite a marinai e timonieri, e in buona parte sottratte alla tecnologia. Anche le regate saranno più brevi, a beneficio dello spettacolo. Il tempo dei preparativi è finito, da domani si va in acqua. Cerimonia inaugurale e via alle prime 4 regate. Lo spettacolo comincia. (ANSA). 

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