Naufragio Scicli: nella zona 8 anni fa 25 morti

 (ANSA) - PALERMO, 30 SET - Sembra di rivedere la tragedia di otto anni fa, nei luoghi resi famosi dalle fiction del commissario Montalbano. Eppure non si tratta di un remake cinematografico, ma del naufragio avvenuto stamane, sulla stessa spiaggia di Sampieri, nel ragusano, simile a quello del 18 novembre 2005 nel quale morirono 25 migranti. Le loro salme sono sepolte nel cimitero di Scicli in tombe dove venne incisa un'epigrafe bilingue, in arabo e in italiano. Il barcone sul quale viaggiavano, un "legno" di 16 metri, si arenò a pochi metri dalla costa. Le vittime annegarono anche in quel caso nel tentativo di raggiungere la riva. I migranti, 179 tra cui tre donne e cinque minorenni, scampati alla tragedia, raccontarono di avere affrontato il mare in tempesta pur di raggiungere le coste siciliane. La "carretta" su cui si trovavano era stata intercettata dalle motovedette maltesi, a largo dell'isola di Gozo. Gli extracomunitari rifiutarono i soccorsi, proseguendo la rotta verso la Sicilia. Il loro arrivo venne segnalato dalle autorita' de La Valletta a quelle italiane. "Il mare in burrasca - raccontò Hamed Godbari di Tunisi, uno dei sopravvissuti - non mi ha fatto paura. Ho pagato tanti soldi per fare questa traversata, per lasciare il mio Paese e raggiungere l'Italia. Solo la morte avrebbe potuto fermarmi". "Il nostro obiettivo - aggiunse - era quello di arrivare a tutti i costi in Italia. Per questo non abbiamo chiesto aiuto a Malta quando siamo passati davanti all'isola". Grazie alle testimonianze raccolte dagli investigatori la procura di Modica arrestò due scafisti di quel tragico sbarco di otto anni fa: l' egiziano Adel Mahmoud Mwafy Mohsen e l' iracheno Assan Abdellal Aoud. (ANSA).