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Crociere: a Venezia gruppo lavoro europeo su sostenibilità

Incontro delegazioni di 7 scali crocieristici

18 ottobre, 19:44

Delegazioni di sette dei principali porti crocieristici europei - Amsterdam, Palma di Maiorca, Bergen, Cannes, Dubrovnik, Malaga, Marsiglia Fos - si sono riunite oggi a Venezia, presente anche un rappresentante dell'International Transport Forum come uditore, rispondendo all'iniziativa "Cruise 2030 call for action" lanciata a luglio dal Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino.

Scopo dell'iniziativa, delineare strategie comuni volte ad accrescere la compatibilità fra il settore crocieristico e le realtà urbane e ambientali europee.

Ciascuna realtà portuale ha potuto sottolineare le diverse specificità dei relativi scali e, conseguentemente, le diverse criticità da affrontare e risolvere. Il prossimo meeting si terrà a gennaio 2020 presso il porto di Palma di Maiorca. Le delegazioni hanno intanto deciso di lavorare a un piano d'azione con l'obiettivo di giungere al prossimo incontro con un documento condiviso da approvare.

Tra i problemi comuni innanzitutto i limiti fisici che caratterizzano i porti europei, che a differenza di quelli caraibici, ad esempio, sono incastonati in un quadro urbano di impianto antico, di grande interesse storico e artistico e di forte richiamo per il turismo ma, contemporaneamente, anche con una maggiore fragilità. Serve, è stato detto, un naviglio più adeguato alle caratteristiche degli scali portuali gestiti e delle città di riferimento.

Il comparto è oggetto spesso di mistificazioni. La crocieristica, ad esempio, genera flussi turistici che sono solo una frazione di quelli che raggiungono le varie destinazioni d'interesse e portano grande ricchezza al territorio. I porti europei coinvolti stanno cercando di ridurre il più possibile l'impatto delle crociere sforzandosi, nel contempo, di mantenere e rilanciare un business che ha enormi ricadute benefiche a livello economico e occupazionale per i territori di riferimento, ricercando nelle nuove tecnologie soluzioni per ridurre ulteriormente l'impronta ambientale del traffico crocieristico, non solo a livello di naviglio ma anche sul fronte dell'indotto. (ANSA).

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