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No Grandi Navi, la protesta arriva sul red carpet

Attivisti per il clima occupano per 7 ore. Jagger, sono con loro

07 settembre, 19:13
Venezia: attivisti 'No grandi navi' occupano il red carpet Venezia: attivisti 'No grandi navi' occupano il red carpet

> (dell'inviata Alessandra Magliaro) (ANSA) Non era ancora l'alba quando oltre 300 giovani attivisti, molti in tuta bianca, hanno occupato senza trovare alcuna resistenza dalle forze dell'ordine il red carpet del Palazzo del Cinema nel giorno della cerimonia di premiazione di Venezia 76. I ragazzi, attivisti per il clima, per oltre sette ore sono rimasti sul tappeto rosso inneggiando a slogan contro la presenza delle Grandi Navi nella laguna di Venezia e per un maggiore impegno per la salvaguardia del Pianeta. Cercavano visibilità e appoggio: hanno ottenuto entrambi. Tutti i media, anche internazionali, hanno dato risalto alla clamorosa protesta (mai successa un'occupazione del red carpet a memoria recente) e la rock star Mick Jagger, al Lido come attore nel cast del film di chiusura The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi nell'incontro con la stampa internazionale ha detto "sono con loro". Il neo ministro per i Beni Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, arrivato al Lido per la chiusura del festival diretto da Alberto Barbera, ha dato manforte. "A Venezia per la #Biennalecinema2019. Un impegno: entro la fine del mio mandato nessuna Grande Nave passerà più davanti San Marco. Il vincolo del @_MiBAC è solo il primo passo. Abbiamo perso troppo tempo e il mondo ci guarda incredulo. #GrandiNavi", ha scritto su twitter. Tutto si è svolto pacificamente e così come erano arrivati alle prime luci dell'alba se ne sono andati volontariamente intorno alle 14.30 per andare a raggiungere gli altri attivisti in arrivo al Lido per la manifestazione autorizzata delle 17 sul Gran Viale, distante dal Palazzo del cinema e dai luoghi del festival. "Siamo comunque soddisfatti - ha detto una giovane attivista all'ANSA - di quel che abbiamo fatto in modo del tutto pacifico: porre l'attenzione sui cambiamenti climatici, far capire che bisogna dire basta alle Grandi Navi, spingere il governo a mettere in agenda i problemi del Pianeta come priorità". I manifestanti per il clima avevano auspicato l'appoggio di qualche attore militante green presenta al festival, si sono dovuti accontentare di Mick Jagger. "Sono felice che protestino, sono quelli che erediteranno il pianeta. Negli Usa i controlli ambientali che avrebbero aiutato a proteggere il clima sono stati annullati. Sono felice che le persone vogliano manifestare, sono con loro", ha detto il Rolling Stone. Non dello stesso avviso il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per il quale l'occupazione del red carpet "francamente fa sorridere. Penso invece che sarebbero meglio azioni concrete, dialoghi continui per risolvere i problemi". I manifestanti hanno chiesto di restare con un piccolo gruppo in rappresentanza durante l'ingresso degli ospiti della serata finale del festival, ma in assenza di risposte dalla Biennale hanno preferito lasciare il tappeto rosso. Resta la facilità con cui gli attivisti hanno occupato il red carpet, paradossale in una Mostra che ha visto ogni giorno e ogni sera serrati, rigorosi controlli della polizia nei varchi di accesso alla 'zona rossa' intorno al Palazzo del cinema e ai luoghi del festival con ispezioni di zaini, borse, tasche a tutti i passanti, accreditati con il badge al collo compresi. "Siamo entrati prima delle sei, in massa e non abbiamo trovato alcuna resistenza", ha detto un ragazzo che è arrivato da Napoli appositamente per la manifestazione documentata su Global Project Info minuto per minuto.

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