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Federagenti, senza crociere a Venezia 4 mila posti a rischio

"Bene governo su tutela città senza perdere questa filiera"

03 settembre, 20:15

(ANSA) - GENOVA, 31 AGO - "Un'ipotesi folle di azzeramento delle crociere su Venezia rischia di innescare un effetto domino devastante con la perdita di più di 4000 posti di lavoro nella sola città di Venezia, ma anche con effetti paralleli sugli altri porti dell'Alto adriatico". Alessandro Santi, presidente dell'Associazione agenti marittimi del Veneto lancia l'avvertimento con Federagenti, l'associazione nazionale degli agenti marittimi. Con una nota plaude alla "svolta positiva" indicata nelle parole del vicepremier Matteo Salvini, che a proposito della discussione sull'accesso alle grandi navi ha parlato di tutela della città ma senza metterla sotto una teca.

Ma l'allerta resta finché i nodi non sono sciolti. Le indicazioni che emergono anche dal'ultima nota del ministero dei Trasporti e del ministro Toninelli "riconfermano che il traffico crocieristico può essere gestito nella Laguna di Venezia grazie a impatti ambientali marginali anche in termini di moto ondoso e di sicurezza della navigazione - spiega Federagenti - .

L'attenzione si è spostata dall'analisi dell'impatto tecnico, ambientale e di sicurezza della navigazione alla sostenibilità turistica che, secondo il ministero, sarebbe la vera motivazione per bandire le grandi navi da crociera da Venezia, restringendo ulteriormente le modalità di accesso alla stazione marittima".

Un punto di vista positivo "perché siamo in grado, dati alla mano, di rassicurare il ministero che il traffico dei crocieristi incide meno del 5% sul totale dei turisti (30 milioni all'anno) che invadono quotidianamente la città e peraltro con capacità di spesa superiori alla media". Per Federagenti ora serve un piano Venezia che preveda "il traffico crocieristico in città".

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